Psiche: la formazione reattiva come meccanismo di difesa

La formazione reattiva è un meccanismo di difesa che ci consente di trasformare un sentimento nella sua opposta polarità, ossia la rabbia e l’odio in accoglienza e amore. Con meccanismo difensivo si fa riferimento ad un aspetto psicologico che  ci consente di moderare l’angoscia ed il conflitto.

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La formazione reattiva nel bambino e nell’adulto

Un classico esempio di formazione reattiva la si può osservare nelle solerti cure che un bambino riversa sul proprio fratellino appena nato. In questo caso queste sollecitudini messe in atto dal bambino non mostrano che egli provi amore e benevolenza verso chi gli ha sottratto il ruolo centrale all’interno della famiglia. Se si analizzano questi gesti con attenzione si potrà notare che a volte una certa inopportunità in quanto viene fatto, come ad esempio cullare troppo forte il fratellino. Nei bambini questo è dovuto al fatto che non possiedono ancora la capacità di tollerare le ambivalenze, ossia il poter provare contemporaneamente due sentimenti contraddittori nei confronti di una stessa persona.

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Nell’adulto invece come compare? E’ uno dei meccanismi più attivi e a volte riusciamo ad agire meglio quando “disconosciamo ” determinate emozioni o sensazioni.  Siamo però capaci, a differenza, dei bambini di ammettere e riconoscere che nutriamo sentimenti contrastanti verso le persone a cui teniamo senza, per questo, sentirci cattivi.

Questo meccanismo diventa un problema quando si trasforma in una difesa rigida su cui si organizza il funzionamento della persona, ossia non è in grado di accettare e tollerare l’ambiguità dei propri sentimenti.

Un esempio è la persona che soffre di disturbo ossessivo: la tendenza all’ordine e al controllo non esprime la reale personalità del soggetto, ma al contrario, rappresenta un modo per tenere sotto controllo i suoi lati più impulsivi.

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