Psiche: come combattere l’insonnia con il training autogeno

Il corpo umano necessita di almeno 7 ore di sonno al giorno per acquisire le forze, ma molto spesso pensieri negativi ci impediscono di chiudere occhio e allora passiamo l’intera nottata a girarci e rigirarci nel letto senza riuscire a chiudere occhio.

(IStock)
(IStock)

Combattere l’insonnia con il traning autogeno

Un mezzo che aiuta a combattere l’insonnia è il training autogeno, una tecnica che consente e aiuta a recuperare la propria capacità di rilassarsi “eliminando”il controllo e la forza di volontà.

Ma quando si può parlare di insonnia? Quando si tarda ad addormentarsi, chi si sveglia all’alba o durante la notte senza più riuscire ad addormentarsi oppure quando si ha una cattiva qualità del sonno. Esistono vari fattori che possono generare l’insonnia e che portano ad un circolo vizioso dal quale è difficile uscire: sforzarsi di dormire non fa altro che aggravare l’insonnia questo perchè non si può autoimporsi un’attività che compare in modo autonomo.

Quindi come fare per “controllare” il nostro sonno? Possiamo utilizzare il training autogeno. Questa tecnica infatti, permette di riacquistare la propria capacità di rilassarsi sospendendo il giudizio e il controllo i muscoli possono possono tornare a distendersi, il cuore ad avere un ritmo regolare, la pancia a rilasciarsi da crampi e tensioni. Una volta che abbiamo appreso il training autogeno possiamo gli esercizi pochi minuti prima di addormentarci o durante il risveglio notturno, le difficoltà a dormire si attenueranno man mano fino a poter recuperare un sonno soddisfacente.

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