“Io non mangio”: come comportarsi se il bambino rifiuta il piatto

Capricci a tavola, una delle varianti più odiose delle paturnie in versione bambino. Quale mamma non si è trovata nella disperazione al cospetto del suo piccolo che rifiutava ogni piatto gli venisse proposto? Situazioni nelle quali la disperazione rischia di prendere il sopravvento e ogni reazione diventa giustificata.

La prima regola di una mamma però, si sa, è “ai perdere la testa”. Ecco allora qualche utile consiglio per affrontare i capricci a tavola in modo efficace.

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Le buone regole se il bambino non mangia

Tre semplici mosse potrebbero rivelarsi di grande aiuto per evitare di partire per la tangente anche quand il bambino ci pone di fronte al categoricico no in fatto alimentare. Scopriamole insieme:

1 – Pazienza

Al momento può sembrarti che non ci sia via d’uscita ma tieni sempre a mente che i gusti di tuo figlio cambieranno. Forse non tanto velocemente quanto speri ma, senza dubbio, prima o poi quello che ora detsta nons arà più così intollerabile.

2 – Riproporre il piatto

Insistere non serve a nulla: se quel piatto non è paiciuto oggi domani, posto nello stesso identico modo, certo nona vrà maggior successo. Variatedunque quanto più possibile la dieta e non bissate una proposta poco gradita nell’arco della medesima settimana.

3 – E’ un momento di crescita

Già, anche quel rifiuto è un modo per crescere. Dicendo “no” il bambino si autoafferma: potrebbe farvi disperare ma comunque è un momento di fisiologico sviiluppo che, ahimè, va rispettato.

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