Dopo ancore e rondini è il momento delle pin up. Da dove nascono queste partiolari e formose ragazze, soggetto di tanti tatuaggi? Quali significati nascondono? Ce lo svela il nostro esperto, Riko!
Durante il dopoguerra donne come Marylin Monroe, Rita Hayworth, Esther Williams e Bettie Page rendono le Pin Up il nuovo canone della bellezza femminile. Quelle ragazze, infatti, comparivano su molte riviste e non solo, facevano mostra anche all’interno degli armadietti dei soldati e degli uomini di quel tempo.
Non è però dagli anni ’50 che gli uomini si tatuano una donna: anche durante i primi decenni del 900 si potevano trovare dei riferimenti su marinai e pescatori, anche se solitamente era più diffuso il tatuaggio con il nome dell’amata o di una donna speciale, magari con un cuore che accompagnava la pergamena.
Da non confondere con il tatuaggio della gitana, la “zingara”, che viene solitamente tatuata a mezzo busto con l’immancabile bandana a coprirle il capo, le Pin Up vengono comunemente raffigurate a figura intera, più o meno vestite, sia da sole che con altri soggetti.
Insieme a dadi, carte da gioco e un bicchiere di alcool, esse rappresentano le tentazioni, mentre con un ferro di cavallo fungono da portafortuna, e si può trovare anche la scritta “lady luck” ad accompagnare il tatuaggio.
Le Pin Up erano donne bellissime, il cui fascino non rientra nei canoni attuali. Nonostante tutto sono sopravvissute fino ai nostri giorni e, come detto precendentemente, sono uno dei soggetti più popolari dei tattoo old school, visto che continuano ad essere ammirate sulle braccia, sul petto o dietro la schiena.
Chi decide di tatuarsele vuole in qualche modo ricordare l’armonia, il fascino di un tempo che difficilmente sarà dimenticato.
Siginificati e interpretazioni
Riko
Tatuatore presso Avantgarde Tattoo, Via Corridoni 148, Sesto San Giovanni (MI).
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