CINEMA: Recensione del film “Suicide Squad”

Loc_Campaign_SuicideSquad_2È il film più atteso dell’anno ed esce oggi, 13 agosto, nelle sale italiane.

Stiamo parlando di Suicide Squad, la pellicola scritta e diretta da David Ayer e basata sui personaggi della DC Comics. Nel cast vedrete Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood, Margot Robbie, Cara Delevingne, Adam Beach, Will Smith, il premio Oscar® Jared Leto, Joel Kinnaman e Karen Fukuhara al suo debutto nel cinema.

Il film narra la storia dei più pericolosi super cattivi che reclutati da un’esperta dell’intelligence degli U.S.A., dovranno combattere assieme per far fronte a una minaccia planetaria.

Ed è così che la squadra più improbabile del mondo si riunirà per il bene dell’umanità e si rivelerà essere ardita, stravagante, audace e folle! Aspettatevi quindi buffonate, azioni dissennate e scaltre e combattimenti inauditi. I membri della Suicide Squad, infatti, sono selvaggiamente variopinti. Le scene action, poi, sono spettacolari, mentre la colonna sonora è tenacemente edonistica e infonde all’intera narrazione una sfumatura esorbitante e psichedelica.

In poche parole, il film, anche se non è privo di difetti e sembra quasi essere un prodotto ben costruito di serie B (una cosa alla Asylum tanto per intenderci), anche se confezionato in pompa magna per essere un’operazione di serie A, è vedibile nel suo insieme, anche perché pecche a parte, gli errori qui non sono così deleteri, anzi, alimentano l’animo exploitation della storia.

I personaggi, comunque, sono più o meno tutti ben caratterizzati. Il più carismatico è senza dubbio Will Smith che interpreta Deadshot, anche se Ayer è rimasto folgorato dalla psiche di Harley Quinn incarnata da Margot Robbie.

“È una sorta di Joker al femminile con una personalità incredibilmente caotica; lei è pazza, senza censure, fa quello che vuole. Appare nei fumetti solo dal 1990, ma ha catturato i lettori fin dal primo momento, e Margot ha lavorato duramente per portarla dalle pagine allo schermo, con tutta la spontaneità, l’umorismo e la potenza che gli appassionati del genere hanno tanto apprezzato del personaggio”.

E che dire del Joker di Jared Leto? Ama veramente Harley Quinn? L’attore ha detto la sua in merito al suo folle personaggio: “Il Joker è legatissimo a Harley. Nessun’ altra conta quanto lei”.

E c’è da dire che Leto con coraggio ha assunto questo difficile ruolo e all’inizio aveva molte perplessità nell’accettare la parte. “Il Joker è un’icona, una leggenda. È in giro da 75 anni, e si sono create molte versioni sulla sua storia. Il Joker è il monte Everest: una di quelle idee impossibili che è più probabile non si possano raggiungere. È stato tremendo ed eccitante, oltre che un onore interpretarlo. Ricordo che quando ho ricevuto la proposta, ho avuto contemporaneamente una sensazione di entusiasmo e terrore. Appena ho sentito la parola Joker sapevo che avrei dovuto calarmi totalmente nel personaggio fino ad arrivare a posti sconosciuti. È stato interpretato in maniera talmente esemplare, che quasi sarebbe bastato farlo uscire dal posto dove si trova. Ma poi c’era dell’altro: cos’altro avrei potuto apportare? Cosa avrei potuto fare io, che non è già stato fatto? Il lato di me che ama l’esplorazione, l’avventura, ed oltrepassare i limiti, si è immediatamente acceso. E mi ha cambiato totalmente. Si è quindi rivelata essere un’esperienza unica, coinvolgente, stimolante. Non avrei mai e poi mai pensato di poter avere la possibilità di interpretare un ruolo come questo”.

Un altro attore che ha dovuto vedersela con prove ardite è Adewale Akinnuoye-Agbaje che dà vita a Killer Croc, che un tempo aspirava al controllo di Gotham prima di finire nel duro carcere di Belle Reve, perché a causa di una mutazione genetica, i suoi istinti divennero fuori controllo. “È nato con una forma di ipercheratosi epidermolitica che rende la sua pelle dura e squamosa”, ha spiegato Akinnuoye-Agbaje. £Per questo motivo si è chiuso in sé stesso, stando sempre sulla difensiva. Ma poi dietro il consiglio di un amico, ha iniziato ad accettare e convivere con questa sua malattia: ha iniziato ad esibirsi in un circo lottando con i coccodrilli. L’attenzione della gente lo gratificava, al punto di considerarsi attraente, ma allo stesso tempo ha iniziato a sviluppare gli impulsi carnali di questa strana

creatura”. Killer Croc ha quindi toccato rapidamente il fondo ed è stato rinchiuso proprio come tutti gli altri membri della Suicide Squad, perché ingestibili e letali.

Chi differisce dal contesto criminale è l’abile spadaccina Katana. “Katana è diventata un maestro di spada per rivendicare la morte di suo marito, e la sua arma preferita è la spada Soultaker, un’arma antica che assorbe l’anima di chi uccide. Katana è un personaggio oscuro che nasconde una sorta di purezza”, ha detto Ayer in merito al personaggio incarnato dall’attrice Karen Fukuhara.

La più sinistra della squadra, invece, è la dottoressa June Moone (Cara Delevingne), perché è posseduta da un’incantatrice, una dea antica e maligna.

Chi vorrebbe fortemente lasciare la via criminale è un ex membro di una gang il cui potere soprannaturale, la pirocinesi,  è anche la sua maledizione. Stiamo parlando di Chato Santana, detto El Diablo (Jay Hernandez), che è incapace di controllare le fiamme che emana quando è infuriato. Per questo, ha pagato il prezzo più alto, ed il suo senso di colpa sprigiona anche tutta la sua umanità.

Inoltre, da un punto vi sta tecnico, gli attori hanno dovuto allenarsi duramente per utilizzare le varie armi di cui i loro personaggi sono dotati, e per eseguire le numerose acrobazie richieste dalla storia. Per raggiungere i risultati finali, infatti, si sono sottoposti a diete alimentari e a un intenso training.

“Come regista, il risultato che cerco è il raggiungimento dell’attinenza con la realtà”, ha affermato Ayer. “Per me, era importantissimo popolare quel mondo con degli attori che eseguissero le scene d’azione per davvero, senza metterli a rischio. Il nostro cast si è sottoposto ad allenamenti di lotta, arti marziali, tiro; così una volta sul set, sono stati in grado di eseguire le proprie acrobazie, rendendo il tutto reale e credibile”.

Rimanendo in linea con il desiderio di Ayer di mantenere le cose reali, il personaggio di Killer Croc è stato realizzato alla vecchia maniera, piuttosto che al computer. “Sono un sostenitore della vecchia scuola di cinematografia”, ha dichiarato il regista, “perciò Killer Croc nasce dagli effetti del trucco sull’attore. È un personaggio atavico terrificante, ma che cela un cuore e un’anima; incute quasi tenerezza. È un gigante buono… che a volte però mangia le persone”.

Per realizzare il desiderio di Ayer, Akinnuoye-Agbaje ha trascorso mesi a posare per il team di artisti protesici. Alla fine, la sua formazione fisica è avvenuta in maniera soddisfacente grazie a cinque ore di trucco seguite da 13 ore giornaliere passate con indosso 5 centimetri di gommapiuma, protesi facciali, una felpa con cappuccio, e una giacca di coccodrillo leopardato del peso di circa 18 chili. Insomma, una parte davvero impegnativa per lui!

In conclusione, se cercate qualche ora di divertimento scanzonato, perfetto per questo clima estivo, ma senza troppe pretese, allora Suicide Squad è il film che fa per voi.

Daniele Rispoli

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