Il ruolo del papà nel post-parto!

Il post-parto, per tante mamme, più di quante noi tutti potremmo immaginare, può diventare un periodo veramente difficile, come già abbiamo ampiamente illustrato nel nostro articolo ‘il post-parto e le sue difficoltà’ che potrete leggere cliccando proprio qui.

Il rientro a casa è un momento speciale, si è usciti in due e si ritorna in tre (ma anche in più in caso di parti gemellari). È questo il momento in cui si realizza che la famiglia è cambiata e questo cambiamento necessita di tempo e di adattamento. Sarebbe opportuno se tutto il nucleo familiare, mamma, papà e bambino potessero prendersi il giusto tempo per realizzare, prima di tutto, questa nuova dimensione e iniziare poi la fase di adattamento, senza troppe intromissioni esterne, quali le visiti di parenti e amici che possono essere ampiamente posticipate.

Il ruolo del papà nel post-parto!

papà e neonato2

I giorni passano, il neo-papà torna a lavoro e la neo-mamma è concentrata unicamente sul bambino, questo un giorno intero. Questo è uno dei motivi per cui poi iniziano ad esserci manifestazioni di stanchezza, soprattutto se il neonato fatica a dormire o se piange moltissimo. La conseguenza è una crescente irritabilità e la poca propensione di occuparsi d’altro.

E’ come una catena, da questo stato d’animo della neo-mamma nascono discussioni col neo-papà, inevitabilmente. Le probabilità che la mamma riversi il suo malessere sul papà è altissima e partono le accuse di non essere un valido aiuto in casa, di non essere presente, di non interessarsi al bambino, di non svegliarsi la notte, di non capire. Spesso però non è proprio così, ma il lavoro e la stanchezza della neo-mamma la inducono a chiudere aiuto al marito usando parole non appropriate.

Cosa deve fare allora un papà, che ruolo svolgere? Il neo-papà dovrebbe contribuire il più possibile con i lavori domestici, l’organizzazione familiare e l’accudimento del bambino, programmando, possibilmente, il tutto con anticipo.

Il papà deve ritagliarsi dei ruoli precisi nella cura del neonato, come fargli fare il ruttino dopo la poppata, cambiargli il pannolino, fargli il bagnetto. Tutto questo crea un legame significativo tra il papà e il figlio, permettendogli così di diventare una figura importante quanto quella della madre. Ovviamente, questo legame non è visibile e tangibile da un giorno all’altro, ma dovrà avere pazienza finché il bambino non inizierà a farsi conoscere, prendere i suoi ritmi e abitudini, così da permettere anche alla mamma di prendersi del tempo per sé stessa e recuperare così le energie. Il conseguente rilassamento, aiuterà la mamma ad esprimere i suoi bisogni con maggiore chiarezza senza sentirsi oppressa dai ritmi serrati.

Ancora una volta è necessario ribadire quanto sia importante parlare, chiarire, cercare soluzioni e compromessi, poiché questo aiuta anche i papà a capire e sostenere la mamma e viceversa, la mamma a comprendere il marito.

Fondamentale è il coinvolgimento del papà nell’esperienza della paternità e nel suo ruolo di padre, senza escluderlo, da parte della mamma. Ciò significa, che la mamma non deve pensare di essere l’unica in grado di sapersi prendere cura del bambino, ma deve saper accettare anche modi diversi di accudimento, anche se non rispecchiano i suoi.

Spesso si dimentica e si sottovaluta l’impatto che un bambino può avere anche su un neo-papà, poiché le neo-mamme tendono a metterli da parte, ad escluderli dalla nuova esperienza, alimentando in loro un senso di inadeguatezza che non ha motivo di esistere. Come si impara a fare la mamma, così si impara a fare il papà, ognuno con i suoi tempi e con i suoi modi, basta semplicemente collaborare.

Fonte: www.centropsichedonna.it

LA REAZIONE DEI BIMBI AL RITORNO A CASA DEI LORO PAPA’! – VIDEO

https://youtu.be/veQIPTqrQq0

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