Notizie: ancora casi di femminicidio in Italia

Notizie del giorno: nuovi casi di femminicidio in Italia; i professori dell’Università di Cambridge rifiutano di collaborare sul caso Regeni; la tennista russa Maria Sharapova squalificata per doping.

Flash mob contro il femminicidio

Come se l’orribile morte di Sara Di Pietrantonio non fosse bastata, nel nostro Paese continuano gli assassini di donne da parte di ex fidanzati o compagni, quelli che vanno sotto il nome specifico di femminicidio. Si tratta per lo più di mariti o fidanzati che non accettano la separazione dalle loro compagne, come accaduto alla povera Sara, e decidono di togliere la vita alla donna che dicevano di amare. Capita anche che questi assassini finiscano per togliersi la vita loro stessi, commettendo suicidio dopo aver ucciso le compagne. Fenomeni sempre più frequenti e che rappresentano sempre di più un allarme sociale. Purtroppo si sono ripetuti anche nelle ultime ore, in due diversi, terribili, nuovi casi.

A Silimpbergo, in provincia di Pordedone, due fidanzati sono stati trovati morti per colpi di pistola, si tratta di una ragazza di 30 anni, Michela Baldo, e del suo fidanzato, Manuel Venier (37). Gli investigatori hanno subito ipotizzato un caso di omicidio-suicidio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la sera del 7 giugno Venier sarebbe entrato in casa per attendere il rientro della ragazza dal lavoro. Quando Michela è rientrata, Manuel le ha sparato contro due colpi di pistola, uccidendola sul colpo, poi ha rivolto l’arma verso la sua tempia e ha premuto il grilletto. Il terribile gesto è stato pianificato e compiuto da Manuel Venier dopo che la fidanzata aveva deciso di lasciarlo, una settimana fa. L’omicidio-suicidio era stato annunciato dal giovane su Whatsapp, in un gruppo a cui erano iscritti il fratello e alcuni amici. Manuel ha scritto in un messaggio di non riuscire a vivere senza l’ex fidanzata Michela, ha chiesto perdono e ha detto addio. Subito i suoi conoscenti hanno avvisato i carabinieri, ma ormai era troppo tardi.

L’altro tragico episodio riguarda un medico di 50 anni di Taranto che ha ucciso la moglie di 30 anni, il loro figlioletto e si è tolto la vita. Luigi Alfarano, coordinatore dell’Ant (Associazione nazionale tumori), ha prima aggredito e picchiato la moglie Federica De Luca, durante un litigio violento, e l’ha uccisa strangolandola, poi ha portato via il bambino di 4 anni, che molto probabilmente aveva assistito all’uccisione della madre. Il medico ha portato il figlio in una casa di campagna e qui lo ha ucciso a colpi di pistola con una beretta 98 che deteneva regolarmente, poi ha rivolto l’arma contro se stesso e si è tolto la vita. La moglie aveva presentato domanda di separazione. Anche questo tragico femminicidio è avvenuto martedì 7 giugno.

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