LIBRI: ‘Caravaggio. L’artista in Italia’

fad2fca9-35dc-459d-8bf0-0be37b57e81dQuesto libro illustra dei veri e propri “percorsi d’artista”, tramite luoghi, città, palazzi dove un pittore come Caravaggio ha lasciato il segno, o perché vi è vissuto o perché le sue opere sono finite in una raccolta civica o religiosa. Dopo aver presentato brevemente l’idea artistica del pittore e la sua vita (primo e secondo capitolo), e dopo aver introdotto il lettore a un panorama storico-culturale del tempo (terzo capitolo), il libro affronta il patrimonio d’opere caravaggesche città per città. Con indicazioni logistiche e considerazioni sul miglior percorso per organizzare al meglio un “caravaggio tour” in ogni differente “piazza”.

Se a Milano tocca una parte diffusa del volume – le origini e i primi vagiti dell’opera, giustificano questa scelta – sappiamo che Caravaggio non si accontentò del natio borgo o della città ad esso connessa. E se anche egli non visse a Firenze, qui vi si possono vedere delle opere importantissime e diffusamente trattate nel libro. Roma, con tutte le contraddizioni dell’epoca, accolse Caravaggio: le opere della sua maturità artistica sono numerose e sparpagliate tra gallerie e chiese, utile anche per gli esperti, dunque, il percorso delineato da Melotto.

Ma il viaggio del Merisi non era ancora finito. La sua litigiosità e quell’assassinio vero o presunto che macchiò la sua figura, lo spinsero molto più in là. E se a Malta ancora si possono vedere La decollazione di San Giovanni Battista e poco più; sono le nostre città del meridione a concludere questo incantevole (e incantato) itinerario.
Napoli e la Sicilia non sono affatto trascurabili per il tour di Caravaggio in Italia. Basti pensare alla sua prima opera pubblica: la monumentale serie Sette opere di Misericordia corporali (o Madonna della Misericordia, 1607, olio su tela, cm 390 x 260) custodite presso il Pio Monte della Misericordia, oppure al cupo e modernissimo Martirio di Sant’Orsola (Palazzo Zevallos).

Un commento per ogni opera e una scheda su ogni dettaglio degno di nota completano la “cassetta degli attrezzi” del “vero” fan di Caravaggio. Quasi un manuale per la fruizione profonda, in grado di rendere manifesto il genius loci rendendolo parte integrante di un’esperienza estetica completa e unica nel suo genere, anche grazie alla ricchezza peculiare del nostro Paese…

Raoul Melotto: è stato dottorando e assegnista di ricerca presso le università Alma Mater di Bologna, La Sorbonne Paris IV di Parigi, LMU di Monaco di Baviera e Ruhr-Universitat di Bochum. Si è occupato dei rapporti tra artisti e letterati nella Mitteleuropa, con saggi e monografie apparsi per CLUEB, il Mulino e Liguori. Attualmente lavora come commissario di bilinguismo per il Commissariato di Governo della Provincia Autonoma di Bolzano e si occupa di fenomeni di comunicazione interculturale. In veste di editorialista e critico d’arte ha collaborato con la Fondazioni e Studi S. Carlo di Modena, Il Corriere dell’Alto Adige e riviste di settore come La Nuova Informazione Bibliografica, Annali Online e Art’O.

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