Un toto-nomi divertente raccontato da una futura mamma!

Il padre di lui che desidera un nome arabo!

Una conversazione divertente (per lei), meno per lui.

Makki senior: “A me piace Zara”.
La futura mamma: “Anche a me, soprattutto coi saldi”.

Toto-nomi3Con la scelta del nome Mia per la prima figlia il nonno non è stato proprio contento, in arabo vuol dire “cento”. Nadia (Nadiyyah – delicata) era il nome che avrebbe voluto per la sua nipotina e per accontentarlo è stato messo come secondo nome, con la virgola però. Appena saputo che il secondo figlio era un’altra femminuccia, il nonno sudanese si è dato subito da fare, proponendo il nome di Zara che in arabo vuol dire principessa, ma considerando tutte le altre nazionalità coinvolte, verrebbe da pensare all’abbigliamento.

Il toto-nomi degli inglesi! Quelli che li chiamano Apple (Mela), Summer (Estate)

Rientra nelle passioni degli inglesi chiamare i figli come frutti, verdure, stagioni, colori e quant’altro. L’idea di chiamare la bimba Marley è stata accompagnata da espressioni di entusiasmo “Bellissimo Marley!”. Anche la piccola Mia era d’accordo poiché crede che sia il nome del padre di Nemo (Marlin era il suo nome, Marlin). Anche la futura mamma aveva sposato quasi l’idea di mettere un nome esotico, la faceva sentire un poco come Gwyneth, la mamma di Apple (Mela per l’appunto) e Marley, beh, ricordava un poco Bob Marley no? Si, però anche il cane di Jennifer Aniston e Owen Wilson.

Già, e gli italiani a Barcellona?

Ecco cos’hanno detto in merito al nome Marley:

“Marley fa schifo, mica è un nome!”. Si sa, gli italiani che vivono a Barcellona sono cittadini del mondo, giovani dentro, cosmopoliti ma non si sognerebbero mai di chiamare la bimba Marley.

Altra proposta: “Lola?” La risposta: “Mah, guarda che Lola anche è molto eccentrico per noi eh, è impegnativo. Cioè alla fine Lola è Lolita, una ragazza facile per dircela tutta. Che ne dici di Michela?”. (Questa era Michela, l’amica della mamma).

E la nonna? Una nonna moderna!

La madre di lei: “Ho letto che Maya Sansa ha chiamato la figlia Talita”
La futura mamma: “Maya chi?”
La madre di lei: “Guarda che non è male, sempre meglio di Nausica che può piacere solo a tuo padre”.

Infine, gli italiani dalle isole Canarie:

“Talita? Sì, e Tiscesa”.

In fondo c’è ancora un poco di tempo per decidere. Allora si inizia d’accapo, partendo dal primo nome in lista: Mabel. Si riparte male però, già tre pronunce diverse per questo nome:

“Maibl” per il futuro papà anglo-arabo.

“Màbel” per la futura mamma.

“uè Mabbel” per la nonna.

Sarebbe il caso di lasciar perdere definitivamente il toto-nomi?

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