Allattamento al seno: ecco tutte le risposte per le future mamme!

Ecco alcuni segnali:

  • Il bambino fa tanta pipì
  • Le feci dacché erano scurissime nei primissimi giorni diventano giallognole e soffici
  • Ha ripreso il peso della nascita entro le prime 2 settimane di vita
  • È soddisfatto e rilassato dopo ogni poppata

Allattamento2Durante l’allattamento al seno basta mangiare in modo sano ed equilibrato, secondo i propri gusti che tra l’altro il bambino già conosce. Non ci sono cibi da evitare in modo assoluto, l’unica cosa da evitare è l’alcol o per lo meno assunto con moderazione. Passa nel latte e può avere effetti negativo sul sistema nervoso del bambino. Se si vuol bere un bicchiere di vino, birra o qualcosa si superalcolico è bene aspettare 2-3 ore prima di allattare nuovamente.

Allattare è un diritto, lo dice chiaramente l’opuscolo del Ministero della Salute. Questi sono i diritti di una mamma che allatta:

  • ricevere informazioni e aiuto che permettano di allattare senza interferenze e di superare eventuali difficoltà;
    • allattare ovunque e in qualsiasi momento;
    • essere tutelate al rientro al lavoro su come conciliare allattamento e lavoro.

L’allattamento al seno non significa sacrificio, ma è da considerarsi un’abitudine comune. Non si deve rinunciare all’attività fisica oppure a un’attività sportiva, che sia moderata. Né bisogna rinunciare a tingersi i capelli o riprendere l’intimità col proprio partner.

L’unica cosa assolutamente sconsigliata durante l’allattamento al seno è il fumo!

Una mamma decide in tutta autonomia se continuare ad allattare una volta rientrata a lavoro. Ecco le considerazioni contenute nell’opuscolo del Ministero della Salute:

  • Se il bambino è affidato al nido, il latte materno lo aiuta a combattere i germi ai quali può essere esposto, riducendo il rischio di malattie.
    • Dare al bambino latte tirato può dare alla mamma la sensazione di prendersi cura direttamente di lui, anche se non stanno fisicamente insieme.
    • Al rientro dal lavoro, l’allattamento è una piacevole opportunità per “recuperare” il tempo che non si sta più insieme.
    • L’allattamento è flessibile, non importa che sia “o tutto o niente”. Se il bambino ha già compiuto i sei mesi e assume anche altri alimenti o se non si desidera tirarsi il latte, si può sempre continuare ad allattare solo quando si sta con il piccolo.

Maggiori dettagli in merito nell’opuscolo del Ministero della Salute sul sito web ufficiale.

Quanto deve durare l’allattamento?

Non c’è una scadenza per l’allattamento al seno. Il latte materno soddisfa completamente i bisogni del bambino fino al sesto mese compiuto, ma continua ad essere importante anche dopo i sei mesi. Si può andare anche oltre il secondo anno di vita.

Si può anche tornare indietro. Nel senso che, seppure si dà del latte artificiale, con l’aiuto di esperti e competenti in materia, si può riprendere l’allattamento al seno.

Un consiglio pratico a chi circonda una neo-mamma che allatta al seno nelle primissime settimane del bebè: fatela sentire apprezzata, incoraggiatela, appoggiatela moralmente e aiutatela.

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