Batuffolo di cotone e alcool all’ombelico, a cosa serve?

Partendo da questa idea, è evidente che questo è un rimedio della nonna che funziona in rarissimi casi.

Per curare raffreddori, stati influenzali, dolori muscolare e mestruali ci vuole ben altro. Oltre a rimedi naturali riconosciuti, ci sono farmaci specifici, anche leggeri. Di sicuro, se volete che passi tutto in fretta un batuffolo di cotone imbevuto nell’alcool non è la cura più adatta.

Una volta si pensava che l’alcool avesse un effetto rinfrescante se passato sulla pelle sana e intatta e quindi che potesse fare abbassare la febbre se passato sul corpo. L’evaporazione immediata dell’alcool sul corpo ha l’effetto di una brezza leggera, ma non vuol dire che questo provochi poi dei benefici. Nulla di tutto ciò è scientificamente provato, mentre purtroppo esistono dei casi di bambini morti o entrati in coma proprio a causa dello strofinamento dell’alcool o delle spugnature con alcool sul corpo in stato di febbre.

Citiamo uno di questi casi (traduzione accanto alla foto):

Batuffolo

L’utilizzo topico di alcol etilico per il trattamento di febbre nei bambini una volta era praticato e accettato dai pediatri. Verso la fine del 1950, questa pratica fu scoraggiata in seguito agli effetti neuro-tossici come torpore, narcosi, coma e addirittura morte. Purtroppo, le spugnature con alcool resta un metodo comune e diffuso per il trattamento della febbre nei bambini. Descriviamo e parliamo dello stato di un paziente in coma dovuto alla spugnatura con alcol isopropilico e della diagnosi.

Rapporto Paziente – Febbre a 40° sviluppata in una bambina di 18 mesi durante il trattamento con amoxicillina per una otite media. In un tentativo di abbassare la temperatura corporea, sua madre ha ripetutamente effettuato spugnature con alcool intorno al girovita della bambina, anche fino a quattro ore. La bambina è caduta, progressivamente, in uno stato letargico e infine, non rispondeva più a stimoli verbali né tattili. All’arrivo nella nostra  unità di terapia intensiva, era priva di sensi e non rispondeva a stimoli di dolore, le pupille fisse.

Fonte: archpedi.jamanetwork.com

 

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