I telefoni cellulari non causano il tumore al cervello

Le ultime scoperte della scienza sull’uso dei telefoni cellulari e la correlazione con i tumori. Tutti i dettagli da CheDonna.it.

(Thinkstock)
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I telefoni cellulari non fanno venire il tumore al cervello. Lo dice una ricerca scientifica proveniente dall’Australia che ha esaminato i dati sanitari raccolti su un vasto campione di persone nell’arco di 30 anni, dal 1987, quando nel Paese sono arrivati i primi cellulari.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology. I ricercatori australiani hanno analizzato i dati di 14mila donne e 20mila uomini presenti nel registro dei tumori australiano, nel quale vengono obbligatoriamente iscritti tutti i pazienti che ricevono una diagnosi. Lo studio ha preso in esame i dati dei pazienti compresi nel periodo che va dal 1987 al 2013.

In questo arco di tempo, gli studiosi hanno verificato che nel campione di individui analizzati si sono avuti poco più di 1.400 casi di tumori al cervello. Gli unici casi in cui in questi 30 anni è aumentata l’incidenza di tumore al cervello sono stati quelli delle persone sopra i 70 anni di età, ma questa circostanza molto probabilmente è dovuta al fatto che sono migliorati metodi e strumenti di diagnosi. Inoltre l’incidenza del tumore negli anziani era iniziata a crescere anche prima dell’arrivo dei telefoni cellulari

Questi numeri sono stati poi confrontati con quelli di un modello informatico di calcolato quanti casi di tumore si sarebbero dovuti verificare se davvero le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari avessero aumentato del 150% il rischio di cancro al cervello. Il risultato è stato quello di un numero reale di tumori decisamente inferiore.

Gli studiosi australiani hanno spiegato che il loro studio è in linea con altri già pubblicati in altri Paesi, come Stati Uniti, Regno Unito, Nuova Zelanda e Paesi nordici. Pertanto, si può affermare che “non è stata trovata nessuna conferma del legame tra telefoni cellulari e tumori al cervello“. Almeno fino a prova contraria di eventuali studi futuri.

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