“Quando un uomo mi dice che sono bella”, la poesia che ha fatto impazzire il web

‘Quando un uomo mi dice che sono bella’ la poesia da 40mila like

La giovane blogger indiana Naina Kataria, ha raccontato a Buzzfeed, come una esperienza vissuta durante una serata al cinema, sia stata l’occasione per lei di riflettere e scrivere la poesia ‘Quando un uomo mi dice che sono bella’.

Naina si trovava al cinema in compagnia di un ragazzo, ad un certo punto sullo schermo appare la pubblicità di un rasoio per donne.

Lei ha osservato come questo tipo di pubblicità fossero condizionanti per molte donne, lanciando il messaggio che per essere belle si debba rientrare in determinati canoni.

Immediatamente il suo accompagnatore l’ha accusata di essere una femminista. Naina molto colpita dall’accaduto ha dichiarato:

“”Ho riflettuto molto su questo episodio e sono arrivata a due conclusioni: la prima è che ci fanno passare queste pratiche di bellezza come opzionali, ma in realtà ci condizionano. La seconda è che gli uomini ignorano quel che noi patiamo per renderci “presentabili”

Le radici della poesia di Naina, sono radicate nel terreno che da secoli seppellisce la libertà di noi donne di essere noi stesse e la certezza di poter essere amate così come siamo. Questa condizione ci tocca tutte o ci ha toccato almeno una volta nella vita.

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Chi di noi infatti non si è mai sentita dire la frase popolare: ‘Chi bella vuol comparire, qualche pena deve soffrire’ ?

Ecco la poesia di Naina, un grande spunto di riflessione, da un piccola ragazza di Nuova Delhi:

“Quando un uomo mi dice
che sono bella
io non gli credo.
Rivivo, invece, i miei giorni al liceo.
Quando non importava quanto fossi brava:
sono sempre stata la ragazza con i baffi
Lui non sa cosa significhi
crescere nella tua famiglia materna
dove il tuo corpo è l’unica di cui
tuo padre si vanta orgogliosamente.
Mentre tua madre si stringe nelle spalle e prova pena.
Non si addice a una signora.
Lui non sa dell’adolescente
che riempiva i suoi vuoti con
la vuota consolazione
di essere amata un giorno per quello che è.
Lui non sa dell’ipocrisia.
Non sa niente del mondo che
ti dice di “essere te stesso”
e ti vende un bellissima shade card
nello stesso momento.
Lui non sa della cera bollente e del laser
il cui unico scopo è di
sostituire la tua pelle innocente
con il proprio marchio di femminilità.
Lui non sa della crema depilatoria e della candeggina
che sradica i tuoi peli più robusti.
Nel nome dell’igiene.
Igiene, che quando è perseguita dagli uomini
li rende gay e non mascolini.
Lui non lo sa come le sopracciglia indisciplinate vengono domate
e come le mono-sporacciglia muoiano di una morte silenziosa.
Tutto per perseguire la bellezza.
E delle torture miracolose che succedono
dietro le porte in cui c’è scritto
“per solo donne”.
Quindi, quando un uomo mi chiama bella
io gli rispondo con un sorriso, il sorriso che è rimasto
dopo che tutto è stato strappato via.
E lo sfido
ad aspettare
finché i miei peli non crescano di nuovo”.

 

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