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Donald Trump (Getty Images)
Donald Trump (Getty Images)

Il miliardario Donald Trump procede senza ostacoli verso la nomination alle elezioni presidenziali Usa di novembre, mentre Hillary Clinton è costretta ad una momentanea battuta di arresto da Bernie Sanders, che però non intacca il suo vantaggio. Ieri Trump ha stravinto le primarie repubblicane nello Stato dell’Indiana, stracciando Ted Cruz, l’unico avversario finora in grado di tenergli testa, con il 53,2% dei voti contro il 36,7% di Cruz. Una vittoria netta che ha rafforzato la maggioranza di delegati a favore del miliardario, portandola a 1.048, contro i 566 di Cruz, praticamente la metà. Una circostanza che ha indotto Ted Cruz ad abbandonare la corsa alla nomination. Quando sono arrivati i risultati che hanno confermato la schiacciante vittoria di Trump, il senatore ultra conservatore del Texas Ted Cruz ha deciso di lasciare la corsa annunciando a sorpresa il ritiro.

Diversa invece la situazione nel Partito democratico, nonostante la netta maggioranza di delegati a favore di Hillary Clinton, quasi sicuramente candidata alle elezioni presidenziali per i democratici, Bernie Sanders non demorde ed è deciso a combattere a sua battaglia fino all’ultimo. E i risultati gli danno, in parte ragione: ieri nell’Indiana Sanders ha battuto la Clinton con il 52,5% dei voti contro il 47,5%. L’ex first lady e Segretario di Stato detiene la maggioranza di 2.220 delegati, gliene ne mancano solo 163 per ottenere la nomination, mentre Sanders, che pure ha recuperato moltissimo nelle ultime settimane, è a 1.449. Quella del senatore del Vermont sembra una lotta senza pari, ma che va avanti con orgoglio.

Il prossimo voto per le primarie è in programma il 10 maggio: in Nebraska e in West Virginia per i Repubblicani, solo in West Virginia per i Democratici.

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