Notizie del giorno: il Papa a Lesbo dai migranti

Matteo Renzi (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Matteo Renzi (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Fallito il referendum sulle trivelle il premier Rezni gongola, mentre alcuni esponenti del suo partito a urne ancora aperte hanno sbeffeggiato i votanti sul mancato raggiungimento del quorum. Il referendum proposto per la prima volta nella storia repubblicana da 9 Regioni italiane chiedeva agli elettori di pronunciarsi sull’abrogazione della norma, contenuta nella legge di stabilità, che concede alle compagine petrolifere il mantenimento delle piattaforme entro le 12 miglia marine anche dopo la scadenza della concessione, già prevista, e fino all’esaurimento del giacimento. Per cancellare la nuova norma era necessaria non solo la maggioranza dei sì tra i votanti, ma anche il raggiungimento del quorum del 50% più uno per rendere valida la votazione. Ieri, però, solo il 32% degli aventi diritto è andato a votare. Nonostante la schiacciante vittoria dei Sì, pari all’85,84 % contro il 14,16 % dei no, la consultazione non è valida. Intanto è polemica per il tweet del deputato Ernesto Carbone, membro della segreteria del Pd, che a urne ancora aperte ha salutato ironicamente con un “ciaone” gli elettori che avevano confidato nel raggiungimento del quorum.

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