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Donald Trump (Getty Images)
Donald Trump (Getty Images)

Svolta alle primarie negli Stati Uniti. Non ancora decisiva, ma importante. Ieri gli elettori dei partiti repubblicano e democratico hanno votato in Wisconsin per la scelta del candidato da inviare elezioni presidenziali di novembre. In entrambi i casi hanno prevalso gli inseguitori dei candidati finora in testa, Donald Trump e Hillary Clinton. Così per i repubblicani ha vinto Ted Cruz, per di democratici Bernie Sanders, che mette a segno un’altra vittoria dopo quelle di fine marzo. Entrambi gli sfidanti di Trump e Clinton hanno vinto con oltre il 50% delle preferenze. Ma se la ex first lady rimane ancora saldamente in testa, grazie al numero schiacciante di delegati rispetto a quelli di Sanders (1.743 contro 1.056), è Donald Trump a sentir scricchiolare la terra sotto i piedi e ad essere sempre più insediato da Cruz. Il senatore del Texas, che è arrivato a 508 delegati contro i 740 di Trump, potrebbe impedire al miliardario di raggiungere la maggioranza necessaria per la nomination alle presidenziali. A quel punto il candidato alla Casa Bianca verrebbe scelto alla convention repubblicana e il partito, che non ha scelto Donald Trump, non vede l’ora di farlo fuori. La sfida delle primarie si fa pertanto sempre più accesa.

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