Marco Prato: così lo descrivono i suoi amanti

A descrivere Marco Prato è anche un altro suo ex, un compagno di passaggio conosciuto su Grindr:

È un’applicazione che viene utilizzata da noi gay per programmare incontri sessuali con uomini che si trovano nelle vicinanze. A fine settembre dell’anno scorso, ero in centro per partecipare ad un’”apericena”. Ero single e volevo divertirmi, così attivai la localizzazione su Grindr. Tra tanti mi attirò subito Marco, per via del nick accattivante, “il vizietto”. Incominciammo a messaggiare e poi ci incontrammo di persona a pochi passi da piazza Venezia. Entrambi volevamo solo sesso. Io sono attivo e lui passivo, quindi eravamo “compatibili”. Andai in macchina con lui a fare un giro e ci fermammo in una zona appartata nei pressi delle Terme di Caracalla

La storia comunque durò poco anche perché, come spiega il ragazzo, “storia è una parola grossa se relativa a Marco”.

Sembrava un ragazzo normale come tanti altri. Gli piaceva divertirsi, organizzare feste ed essere ammirato. Poi però qualcosa è cambiato. Lui è diventato diverso. Mi faceva strani discorsi. Voleva che partecipassi a rapporti a tre e più, insomma vere e proprie orge. Sul telefono aveva le foto dei ragazzi che avrebbe invitato alla serata. A me non sono mai piaciuti i rapporti affollati. Quindi rifiutai. Però un amico che partecipò al festino mi chiamò il giorno dopo sconvolto. Durante il rapporto Marco aveva con sé un coltello, voleva fargli provare un piacere diverso, quello della lama sulla pelle. Lui si rivestì e andò via.

Lo sballo che Marco aveva sempre cercato diventò troppo, lo portò a perdere il controllo e così anche questo partner si allontanò. Evidentemente però l’epilogo tragico era inevitabile.

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