Un neonato, si sa, ha bisogno di accudimento e presenza costante, per cui diventa fondamentale ritagliarsi degli spazi da dedicare esclusivamente ai figli più grandi. Cenare insieme fuori una sera o portarli al parco a giocare. Tutto ciò senza il neonato e senza fretta. Se si hanno più figli grandi, è altrettanto importante dedicare del tempo a ognuno di loro singolarmente.
La presenza della mamma per un bambino più grande è importante, ma altresì ha bisogno di interagire con i suoi coetanei. Uno di modi per gestire la gelosia è quello di invitare gli amici a casa. L’eventuale tensione accumulata dal figlio o dalla figlia può così trovare una via di sfogo, una via sana, giocando e relazionandosi con gli altri.
Un altro modo per la gestione del sentimento della gelosia è quello di coinvolgere il proprio bambino nella fase di accudimento del neonato. Così facendo, si sentirà coinvolto, indispensabile e importante nel suo ruolo di fratello o sorella maggiore. Un esempio è quello di dar loro dei compiti che non consistono soltanto nel farsi dare un pannolino o preparare un bagnetto. No, lasciategli cullare il fratellino o la sorellina, lasciate che provino a calmare (a modo loro) il neonato mentre piange. Proveranno un senso di protezione verso il bebè, un sentimento questo naturale.
Il sentimento di gelosia può far regredire un bambino. Ciò significa che con l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, potrebbe tornare a usare il ciuccio, a mettersi il dito in bocca, fare la pipì a letto oppure ancora svegliarsi durante la notte. E’ un momento questo che i genitori devono accettare, senza colpevolizzare ne ridicolizzare il proprio figlio. La regressione in questi casi va accettata, perché così come è venuta, andrà via.