Alice Ann Meyer: “mio figlio disabile vi fa ridere?”

Alice Ann Meyer è una blogger e mamma di  Jameson, un bimbo affetto da una grave malattia, la sindrome di Pfeiffer. Questa malattia ha reso il volto del suo piccolo asimmetrico e proprio a causa di questa disabilità il bimbo è diventato protagonista di una vergognosa vicenda consumata in rete.

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Alice si accorge che la foto del figlio è diventata un meme che gira sui social e che ha suscitato ilarità e milioni di condivisioni senza alcuna pietà.

Alice Ann e la lotta contro chi ha preso in giro il suo bimbo disabile

Alice Ann Meyer, ha raccontato a Vanity Fair:

“La prima volta che ho visto, per caso, la foto di mio figlio e la scritta che lo prendeva in giro, ho pensato che la battuta non faceva nemmeno ridere”

La foto del figlio, presa probabilmente da un suo vecchio post del 2014, era stata ritoccata e il volto di Jameson era stato paragonato a quello di un cane carlino.

Alice Ann per poter difendere suo figlio dalla cattiveria e dall’ignoranza ha deciso di intraprendere una vera lotta per fermare tutti coloro che hanno deciso di condividere e diffondere quella vergognosa immagine del suo piccolo:

“Non ho modo di sapere chi ha cominciato questa cosa- scrive in un lungo post sul suo blog. Tutto quello che posso fare è cercare di fermare questa catena orrenda”

Racconta:

“Una settimana fa ho passato il mio sabato sera a discutere con un tizio perché rimuovesse la foto dalla sua pagina Facebook, dove, per altro aveva ricevuto 5000 like e 3000 condivisioni. Non è stato semplice e ho avuto bisogno di un piccolo esercito di persone che hanno combattuto al mio fianco mandando centinaia di segnalazioni. Per fortuna, 24 ore dopo, Facebook ha provveduto a rimuovere il contenuto. Pensavo che la cosa fosse finita lì, ma poi ho trovato la stessa foto su un’altra pagina con altre 1000 condivisioni. Ho sentito il mondo crollarmi addosso”

Proteggere la privacy dei minori, postando le loro foto è impossibile, ed è quello di cui si è resa conto questa mamma, scontrandosi ogni giorno con un orda di persone insensibili e senza scrupoli:

“Uno dei tizi che hanno postato la foto mi ha detto di non darmi troppo pensiero perché  la foto non era di una vera persona, ma solo una rielaborazione fatta con Photoshop. Gli ho spiegato che no, non era un gioco fatto con Photoshop, ma si trattava di mio figlio, che è una persona a tutti gli effetti”

 

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