Continua l’emergenza migranti al confine tra Grecia e Macedonia. La situazione nel campo di Idomeni continua ad essere drammatica con migliaia e migliaia di migranti che si sono affollati alla frontiera con la Macedonia con la speranza di oltrepassarla e attraversare i Balcani per raggiungere il Nord Euopa. La frontiera però è chiusa, solo poche centinaia di migranti e profughi vengono fatti attraversare, mentre le tensioni con la polizia macedone crescono e le condizioni dei profughi e delle loro famiglie nel campo sovraffollato sono sempre più critiche. Il Primo Ministro greco Alsxis Tsipras ha chiesto aiuto affermando che “la crisi dei profughi non può risolverla la Grecia da sola”. “Non abbiamo violato le regole intenzionalmente, semplicemente siamo sopraffatti dal compito”, ha detto Tsipras in un’intervista al settimanale tedesco Bild. “Non abbiamo problemi a difendere la nostra frontiera continentale”, ha aggiunto, “ma la costa è lunga 10mila km. Come possiamo trattenere la gente se vuole andare via? Non possiamo metterla in prigione. Noi possiamo salvarli dal mare e occuparci di loro. La ricollocazione è l’unica soluzione”. Nel frattempo, il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è impegnato in un giro di colloqui per l’Europa per tentare una mediazione. In un intervento pubblico Tusk ha invitato i migranti a non mettersi in viaggio per l’Europa. Come se per molti di loro fosse una scelta libera e non obbligata dalle guerre o dalle terribili condizioni in cui sono costretti a vivere nei loro Paesi.