Silvana Pampanini: all’asta il guardaroba della diva

Silvana Pampanini ci ha lasciati a inizio anno, dopo un lungo ricovero. Ora il suo guardaroba ricco ed eccentrico sta per essere messo all’asta.

Silvana Pampanini (Wikipedia)
Silvana Pampanini (Wikipedia)

Se siete amanti di abiti e accessori eleganti, eccentrici e un po’ demodé, l’asta che si terrà sabato 5 marzo a Roma, da Antonina 1890, fa al caso vostro: saranno messi in vendita gli abiti, accessori, scarpe e oggetti di arredamento appartenuti all’attrice Silvana Pampanini, morta lo scorso gennaio all’età di 90 anni senza lasciare eredi.

In tutto saranno battuti più di 400 pezzi, tra abiti da sera elegantissimi, firmati da celebri stilisti come Valentino e Raffaella Curiel, corpetti, cappottini, abiti con piume di struzzo e paillettes, cappelli, foulard, scarpe, pellicce, come l’adorato visone rosa antico al cincillà, poi specchi, candelieri, lampadari di Murano, i suoi ritratti e perfino i busti. Memorabilia che sono stati raccolti in un catalogo, con la prefazione di Paolo Limiti, e che saranno esposti in mostra dal 2 al 4 marzo presso la Galleria Antonina 1890, in Piazzale Ammiraglio Bergamini 10 a Roma. Se proprio non ve li potete permettere almeno avrete l’occasione di ammirarli in tutto il loro splendore, prima che spariscano nelle case di privati collezionisti. Anche se dalla casa d’asta fanno sapere che i prezzi partiranno con stime di base “estremamente convenienti e invitanti”.

Silvana Pampanini era stata ricoverata d’urgenza lo scosro ottobre al Policlinico Gemelli di Roma, dove era stata sottoposta ad un intervento chirurgico per un problema all’addome. Il 6 gennaio, dopo il lungo ricovero, è morta all’età di 90 anni. Nota con il soprannome di “Bella Roma“, l’attrice era stata un simbolo dell’Italia del dopoguerra, protagonista di tanti celebri film e interprete della famosissima canzone “Bellezze in bicicletta“. Fu la partecipazione a Miss Italia, nel 1946, ad aprirle le porte del cinema. Tra i film di Silvana Pampanini ricordiamo: “L’apocalisse” (1946), a “Il segreto di Don Giovanni” (1947), “Il barone Carlo Mazza” (1948), “È arrivato il cavaliere,” (1949), “47 morto che parla” (1950), “Bellezze in bicicletta” (1951), in cui cantava l’omonima celeberrima canzone, “La presidentessa” (1952), “Un marito per Anna Zaccheo” (1953) di Giuseppe De Santis (1953), “Un giorno in pretura” (1954) di Steno (1954) e “La bella di Roma” (1955) di Luigi Comencini, film che le ha dato il soprannome.

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