Mangiare troppo pesce in gravidanza non fa bene al bimbo

Troppo pesce in gravidanza non va bene per il bambino. L’ultima scoperta.

(Thinkstock)
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Si dice che mangiare pesce faccia bene alla salute per le sue ottime proprietà nutritive, le proteine e gli acidi grassi buoni come gli omega 3, per le donne in gravidanza però non è sempre vero o almeno non lo è per il bambino che portano in grembo.

Uno studio condotto dall’Università di Creta, in Grecia, avrebbe dimostrato che mangiare troppo pesce in gravidanza favorisce l’obesità nel bambino.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Jama Pediatrics, ha preso in esame gli studi americani ed europei condotti su 26.184 donne incinte e i dati sui loro bambini seguiti fino all’età di 6 anni. Dall’analisi di questi dati è emerso che quando le mamme avevano consumato più di tre porzioni di pesce a settimana, i loro bambini all’età di 2,4 e 6 anni avevano valori di indice di massa corporea (Bmi) più alti rispetto ai figli di mamme che avevano mangiato quantità inferiori di pesce.

Dunque mangiare tanto pesce in gravidanza aumenterebbe il rischio che il bambino sia in sovrappeso o diventi obeso già nei primi anni di vita. Il pesce favorirebbe una crescita troppo rapida, con un eccesso di massa corporea. Questi effetti, poi, sarebbero maggiori sulle femmine rispetto ai maschi.

Ma come mai il pesce, che di solito è un alimento sano e poco grasso, o comunque contiene grassi che fanno bene alla salute, favorisce l’obesità nei bambini?

La domanda trova una semplice risposta: la colpa è delle sostanze inquinanti che avvelenano sempre di più i nostri mari e che inevitabilmente vengono ingerite dai pesci. Gli studiosi greci hanno scritto nel loro studio che la “contaminazione da inquinanti ambientali presenti nel pesce potrebbe fornire una spiegazione per l’associazione osservata tra alta assunzione di pesce durante la gravidanza e l’aumento dell’obesità nell’infanzia”. Riporta l’agenzia Ansa.

Del resto, la conclusione dei ricercatori greci è la stessa alla quale sono giunte due importanti agenzie statunitensi, la Food and Drug Administration e la Environmental Protection Agency, che già nel 2014 avevano consigliato alle donne incinte di non consumare più di tre porzioni di pesce a settimana. Il motivo di questo limite sta nel contenere l’esposizione del bambino al metilmercurio che spesso si trova nel pesce.

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