Obbliga la figlia a mangiare 30 pesci rossi, orrore in Giappone

Sconcerto e orrore in Giappone: una donna ha obbligato la figlia a mangiare 30 pesci rossi. La notizia da CheDonna.it.

Pesci rossi (Pixabay)
Pesci rossi (Pixabay)

Non aveva accudito con la dovuta cura i pesci rossi nell’acquario, la madre così ha riservato alla figlia adolescente una punizione che avrebbe dovuto essere esemplare nelle sue intenzioni, ma che si è rivelata di una crudeltà inaudita. Una storia che ha dell’incredibile.

Yuko Ogata è il nome della donna giapponese che ha inflitto alla figlia adolescente quella che può essere definita a tutti gli effetti una tortura. La donna, per punire la figlia di 17 anni che a suo dire non si era occupata dei pesci rossi come avrebbe dovuto, ha prima versato del detergente nell’acquario, uccidendo tutti i pesci, e poi ha costretto la figlia a mangiarli uno ad uno. In tutto erano ben 30 pesci rossi. La donna è stata arrestata insieme al compagno, Takeshi Egami, complice delle violenze nei confronti della ragazza.

Il fatto risale al giugno del 2015 ed è accaduto nella prefettura di Fukuoka. I media giapponesi se ne stanno occupando in questi giorni, in cui sono emersi nuovi maltrattamenti da parte della coppia sempre ai danni della figlia 17enne. La povera ragazza era oggetto di violenze quotidiane, da parte delle persone che avrebbero dovuto prendersi cura di lei.

I media hanno riferito che la 17enne in passato era stata legata al letto con una corda, picchiata e le era stata perfino bruciata la lingua con una sigaretta. Una storia di ordinario orrore, che sta avendo molta eco sulla stampa giapponese. Tra l’altro, il ministero della Sanità nipponico ha segnalato che i servizi di protezione dell’infanzia hanno registrato in Giappone 89mila casi di abusi su minori tra marzo 2014 e marzo 2015. Un numero record che preoccupa le autorità e che forse è indice di un forte disagio nel Paese.

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