E’ stato un incontro che rimarrà nei libri di storia quello che si è tenuto ieri a Cuba, all’aeroporto dell’Avana, tra Papa Francesco e il Patriarca ortodosso di Russia Kirill. “Oggi è un giorno di grazia. L’incontro con il Patriarca Kirill è un dono di Dio. Pregate per noi”, aveva scritto Papa Francesco su twitter, poco prima dell’incontro. E così è stato, quello tra il Pontefice cattolico e il Patriarca Ortodosso è stato un incontro amichevole e affettuoso. “Con Kirill è stata una conversazione di fratelli. Abbiamo parlato con tutta franchezza. Sono rimasto felice”, ha detto Francesco ai giornalisti. Papa Francesco ha anche ringraziato il presidente di Cuba Raul Castro, che lo ha aiutato a organizzare l’incontro. Il Papa ha continuato: “Ma io vi dico davvero, io sentivo una gioia interiore, una gioia del Signore. Lui parlava liberamente e anche io parlavo liberamente. Si sentiva la gioia, i traduttori erano bravi, tutti e due”. Francesco e Kirill hanno discusso della situazione del mondo, delle guerre, delle crisi umanitarie e, ovviamente, delle loro Chiese e dell’unità a cui punta Papa Francesco. “Si è fatto un programma di possibili attività in comune perché l’unità si fa camminando”, ha spiegato Papa Francesco. Dal colloquio è uscita una dichiarazione comune, una dichiarazione pastorale, ha sottolineato Francesco. Quindi il Papa ha proseguito il suo viaggio per il Messico.