Spinoza: ‘La battuta su Bosso? non toccava la disabilità’

sanremo-2016-ezio-bosso-01-770x538“Com’è nata quella battuta?
“Seguiamo i grandi eventi in diretta su Spinoza Live, una chat collettiva aperta. Durante le serate sanremesi, ci sono più di un centinaio di utenti che condividono in tempo reale le loro battute. Io e altri dello staff ci occupiamo di selezionare le migliori e di twittarle”

Come avviene la selezione?
“Non abbiamo obblighi minimi. Twittiamo soltanto le battute che meritano, pescando all’interno di un flusso di quasi 100 battute al minuto. La selezione è di circa l’1%”.

In quell’1% c’era la battuta di Daniele, ragazzo di Roma e utente storico di Spinoza, che, a malincuore perché le battute non andrebbero mai spiegate, ci racconta: “È una battuta basata sul metodo del rovesciamento del luogo comune. Di norma le persone dicono: “Guardate quel ragazzo, nonostante sia disabile sa suonare il piano/scrivere/disegnare, ecc.” Ecco, noi l’abbiamo rovesciata in negativo: “Guardate quell’uomo. Nonostante sia disabile… ha una pettinatura da coglione”. Perché è una persona normale”.

Stefano, lei ha scelto quella battuta tra 100. Perché?
“L’ho trovata centrata, divertente, e non più cattiva delle altre che avevamo già fatto su Bosso”.

Il maestro Ezio Bosso ha dichiarato di non essersi offeso per la battuta.
“Perché l’ha perfettamente capita. Lui è un un utente ideale di Spinoza: intelligente e autoironico”.

(Fonte intervista: Vanity Fair)

 

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