Si infittiscono i misteri sulla morte in Egitto del giovane studioso italiano Giulio Regeni. Oltre ad emergere particolari agghiaccianti sui segni della tortura subita dal ragazzo, si è venuto a sapere che dal suo appartamento al Cairo, nel quartiere di al Dokki dove viveva, sono spariti il suo computer e un iPad. Forse li ha presi la polizia egiziana. Intanto la polizia italiana ne ha fatto richiesta di consegna, mentre il team di investigatori italiani che si è recato in Egitto per condurre indagini ha interrogato gli amici di Giulio in Egitto. Gli investigatori italiani si sono recati anche sul luogo del ritrovamento del cadavere di Giulio, la strada che collega Il Cairo con Alessandria. Nelle ultime ore è venuto fuori che non sono stati degli operai a trovare il cadavere di Giulio, ma un tassista che aveva fermato la sua macchina in panne. E’ quanto hanno riferito le autorità egiziane. Gli elementi da chiarire sulla vicenda sono molti.