L’asilo nido: una scelta importante!

L’età giusta

Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e docente di psicologia, sostiene che i bambini che vanno all’asilo nido prima dei sei mesi di età soffrono troppo il distacco della mamma che per loro è riconoscibile anche dall’odore. L’interruzione del contatto fisico costante, che è indispensabile nei primi sei mesi di vita, può generare confusione nei bambini che improvvisamente si trovano tra le braccia di altre persone, professioniste e affettuose, ma che sono comunque estranei.

Anche Anna Oliverio Ferraris psicologa e psicoterapeuta, professore ordinario di psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma, sostiene che sarebbe l’ideale tenere il bambino fino a 18 mesi a casa. A quell’età i pargoli si adattano più facilmente alle novità, socializzano meglio, giocano insieme ai loro coetanei. Ovviamente, ogni bambino è a sé, come sempre non c’è una regola per tutti. Alcuni bambini si inseriscono più facilmente rispetto ad altri.

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L’educatrice Antonella Barile, mamma di due bimbi, asserisce che l’età giusta è tra i sei e gli otto mesi. In questa fascia d’età il piccolo inizia a relazionarsi con altri bambini, ad interagire e a scoprire il mondo dei giochi. E’ un’opportunità di imparare a stare insieme ai coetanei, il rispetto degli altri, capire le regole dello stare insieme e della società e a condividere i giochi.

L’asilo nido è il luogo in cui avviene per la prima volta il passaggio dalla dimensione familiare a quella sociale. Lì, inizia a sviluppare diverse abilità sociali.

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