LIBRI: ‘Le mie vite allo specchio’

Rondi_Libro3Gian Luigi Rondi ha presentato nella Biblioteca Angelica lo scorso 3 febbraio il suo nuovo libro, Le mie vite allo specchio pubblicato da Edizioni Sabinae dirette da Simone Casavecchia, nel quale sono raccolti i suoi diari integrali scritti quasi quotidianamente per cinquant’anni, dal 1947 al 1997.

Il volume, che è preceduto da una nota del Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, ha avuto fra i presentatori la presidente del Festa del Cinema di Roma Piera Detassis, il Direttore per le Biblioteche e gli Istituti Culturali Rossana Rummo, Gianni Letta, il Presidente della Fondazione Roma Emmanuele F.M. Emanuele.

Rondi_Libro2Molti gli intervenuti, tra questi varie personalità del cinema e un folto pubblico, richiamato dagli argomenti trattati, anche perchè il titolo stesso del volume, facendo riferimento alle “vite” di Gian Luigi Rondi, è da considerarsi una preziosa fonte di informazioni delle tante attività dell’Autore che, nel corso di cinquant’anni, oltre alla critica cinematografica e la presidenza dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, ha fondato e presieduto vari Festival, dagli Incontri di Sorrento al Festival di Taormina, ricoprendo fra i numerosi incarichi, la presidenza della Biennale di Venezia, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Festival del Cinema di Roma e di recente anche la Siae dove è stato Commissario Straordinario con il compito di redigerne il nuovo statuto.

Rondi_Libro1Fra le pagine del volume non ci sono però soltanto riferimenti al cinema, ma i resoconti dell’Anno Santo del 1950 sotto il Pontificato di Pio XII, i viaggi in Giappone (1964), in Brasile (1965), in Israele (1966), in Egitto (1995) dove era stato chiamato a presiedere la giuria del Festival del Cinema del Cairo.

In altre pagine sono stati riassunti i suoi tanti incontri con i più noti rappresentanti del mondo del cinema, autori e interpreti. I più citati, Gina Lollobrigida, Sofia Loren, Luchino Visconti, Alessandro Blasetti, i fratelli Taviani cui si aggiungono numerosi stranieri King Vidor, Coppola, René Clair, François Truffaut, Luis Buñuel, e un incontro commosso con Charlie Chaplin a Londra, dopo averlo festeggiato nel 1972 quando gli aveva attribuito il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia.

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