Allarme per la diffusione del virus Zika

Il virus Zika si sta diffondendo in modo esponenziale in America. La notizia da CheDonna.it.

Virus Zika in Brasile (Mario Tama/Getty Images)
Virus Zika in Brasile (Mario Tama/Getty Images)

L’allarme è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: il virus Zika “si sta diffondendo in maniera esplosiva” nelle Americhe. Lo ha affermato a Ginevra il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, durante un incontro informativo sul virus con gli Stati membri.

IL 1° febbraio si riunirà a Ginevra il Comitato di emergenza dell’Oms per fare il punto sull’emergenza legata alla diffusione del virus Zika, soprattutto in Brasile, e decidere se debba essere dichiarata un’emergenza sanitaria internazionale, come avvenne per il virus Ebola. Durante la riunione verranno adottate le linee generali “per un livello appropriato” di allerta internazionale e “le misure da prendere nei paesi colpiti e altrove”.

IL virus Zika ha colpito più di 20 Paesi dell’America Latina, soprattutto il Brasile, dove l’epidemia è stata collegata all’esplosione di casi di microcefalia tra i feti e neonati di donne contagiate. Fino a pochi mesi fa, il virus, scoperto nel 1947, non aveva destato particolari allarmi, i sintomi sono simili quelli di una comune influenza, con febbre, dolori articolari ed eruzioni cutanee. Ma nell’ultimo anno nelle zone del Brasile più colpite dal virus si è verificato un numero di casi di microcefalia abnorme rispetto alla media degli anni precedenti.

Purtroppo contro il virus non esiste un vaccino, l’unico mezzo per contenerne la diffusione è la disinfestazione dalle zanzare che lo trasmettono, quelle della specie specie Aedes aegypti.

In Brasile i casi di contagio si stanno moltiplicando insieme all’incremento dei neonati affetti da microcefalia. Il governo brasiliano ha rafforzato le misure di emergenza, impiegando anche l’esercito nella campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta soprattutto alle famiglie più povere.

Intanto, molti Paesi del mondo hanno sconsigliato alle donne incinte di recarsi nelle zone colpite dall’epidemia. Alcuni paesi, come la Colombia, hanno addirittura consigliato alle proprie cittadine di evitare di rimanere incinte finché l’emergenza non sarà passata.

In Europa, casi di contagio dal virus Zika si sono avuti in Italia (4), nel Regno Unito (3), in Spagna e uno in Austria. In tutti i casi si trattava di persone di rinetro da viaggi nei Paesi colpiti. Gli Stati Uniti hanno innalzato il livello di allerta e le autorità sanitarie hanno emesso nuove linee guida, in base alle quali i medici sono istruiti ad eseguire il test per diagnosticare l’eventuale contagio da Zika nei neonati le cui madri, durante la gravidanza, hanno viaggiato nei Paesi dell’America Latina o dei Caraibi, dove sono presenti focolai del virus.

Il presidente Usa, Barack Obama, ha chiesto di velocizzare la ricerca per la diagnosi, prevenzione e cura delle infezioni da virus Zika. Obama ha incontrato alla Casa Bianca le autorità sanitarie e della sicurezza nazionale statunitensi per fare il punto sulla diffusione del virus. Allarmato anche il presidente russo Vladimir Putin, che ha chiesto al ministro della Salute russo, Veronika Skvortsova, di prestare attenzione all’eventualità che Zika arrivi in Russia dall’America Latina.

Intanto, secondo gli esperti dell’Oms il virus Zika potrebbe colpire 3-4 milioni di persone nelle Americhe, di cui 1,5 milioni nel solo Brasile.

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