Stop al sale! A New York è legge

E’ questa l’immagine: una saliera bianca su triangolino nero, che entro il primo marzo apparirà sui menù dei ristoranti di New York per avvertire che una pietanza supera i 2.300 milligrammi di sodio (limite massimo giornaliero stabilito dalla FDA, la Federal Drug Administration).

Troppo sale fa male!

sale

Sul finire del 2015 a New York è scoppiata una vera e propria guerra del sale, più che altro all’uso smodato dello stesso. Per le catene di ristoranti con almeno 15 sedi sul territorio degli Stati Uniti è entrato in vigore l’obbligo di segnalare gli alimenti con un contenuto di sodio più elevato rispetto agli standard sanciti dalla Board of Health.

Tutto ha inizio nel 2013, a seguito di un sondaggio dell’assessorato alla salute effettuato sugli adulti newyorchesi, con cui è stato accertato che il 23,9% di questi soffre di ipertensione. Tale patologia è stata associata all’uso eccessivo del sale, anche se ovviamente non è l’unico fattore a causarla.

Il consumo di sodio non dovrebbe superare 2.300 milligrammi al giorno che corrispondono a circa un cucchiaino da caffè pieno di sale, questo secondo la Federal Drug Administration, ma la media degli americani supera di gran lunga questa quantità. Sono 3.400 mg di sodio ad essere consumati quotidianamente dai cittadini statunitensi. Troppo!

Il dito viene puntato sui Fast Food: Burger King, Panera Bread, Subway hanno tempo fino al primo marzo 2016 per mettersi in regola con la nuova normativa. Alcune di queste catene hanno già eliminato alcuni cibi “fuori legge” e si sono impegnate a ridurre il contenuto complessivo di sale nei loro menu. Dovranno anche specificare e descrivere i danni che possono causare il consumo di alcuni piatti e sono obbligati a esibire nel menu l’etichetta “troppo sale fa male”.

Ma quanto sale consumiamo?

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