Notizie di oggi: la Giornata della Memoria

Migranti  sull'isola di Lesbo (Getty Images)
Migranti sull’isola di Lesbo (Getty Images)

Sconcertante decisione della Danimarca nei confronti dei profughi. Il Parlamento danese ha approvato ieri la legge che prevede la confisca di denaro e beni ai profughi che entrano nel Paese per finanziare le spese destinate all’accoglienza. La nuova legge che riforma il diritto d’asilo è stata presentata dal governo di minoranza del Primo Ministro liberale Lars Lokke, approvata con il voto di tutte le formazioni politiche di destra, con il sostegno dei socialdemocratici. La legge ha fatto scoppiare accese polemiche e l’indignazione delle Nazioni Unite. Il ministro Kristian Jensen l’ha difesa spiegando che “il welfare danese è basato su un principio molto semplice, ovvero che lo stato provvede e paga per chi non può permetterselo ma non per chi può farlo da sé”. Un principio che vale sia per i danesi che chiedono sussidi di disoccupazione sia per i richiedenti asilo, ha rimarcato. Ai profughi verranno confiscati beni e denaro sopra i 1.340 euro, come contributi per i costi di alloggio e per finanziare i sussidi in vista della concessione o meno della richiesta di asilo. Le autorità assicurano che non saranno prese le fedi nuziali o altri oggetti di chiaro valore sentimentale. La legge però prevede anche l’allungamento dei tempi per la concessione dei permessi di soggiorno permanenti e per il ricongiungimento familiare.

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