Neurochirurgo morente, lascia alla figlia delle parole di amore eterno

Foto: pixbay
Ecco le parole, estrapolate proprio dall’articolo pubblicato su Stanford Medicine:

“…Ma c’è qualcosa a cui il futuro non può essere rubato: mia figlia, Cady. Spero di vivere abbastanza perché abbia qualche ricordo di me. Le parole hanno una longevità che io non ho. Ho pensato che avrei potuto lasciarle una serie di lettere – ma cosa direbbero davvero? Non so come sarà questa ragazza a 15 anni; non so nemmeno se le piacerà il soprannome che le abbiamo dato. Forse c’è solo una cosa da dire a questa neonata, che è tutta futuro, sovrapposta brevemente a me, la cui vita, salvo l’improbabile, è tutto meno che passato.

Il messaggio è semplice: quando arriverai ad uno dei momenti della vita in cui dovrai stilare per te un resoconto di te stessa, fornire un compendio di ciò che sei stata, hai fatto, e hai significato per il mondo, non sottovalutare, ti prego, di aver riempito di gioia a sazietà i giorni di un uomo morente, una gioia a me sconosciuta in tutti i miei precedenti anni di vita, una gioia che non vuole più e più cose, ma si ferma, soddisfatta. In questo momento, proprio ora, è una cosa enorme.

Fonte: huffingtonpost.it

 

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