Il carabiniere ucciso a Carrara: è una vendetta!

Questa mattina, il maresciallo dei Carabinieri, Antonio Taibi, 47 anni, in servizio alla caserma di Massa, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco sulla porta della sua abitazione in via Monterosso, nel centro storico di Carrara.

L’assassino è Roberto Vignozzi, un postino in pensione, di anni 72. Si tratta di una vendetta meditata a lungo, ben dieci anni.

Ricostruiamo lo scenario.

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E’ mattina presto, le 7,30 circa, in via Montessoro un uomo suona al campanello del maresciallo. Quando il carabiniere ha aperto la porta di casa ha fatto fuoco freddandolo con un colpo d’arma da fuoco. L’assassino si è subito allontanato e secondo la ricostruzione si sarebbe costituito poco dopo alla caserma dei carabinieri di Carrara, ammetendo di aver freddato il carabiniere per vendetta. Il maresciallo Taibi aveva indagato sui figli di Vignozzi, due tossicodipendenti pregiudicati arrestati più volte per possesso di droga. L’assassino attribuiva a tali indagini l’inizio dei guai giudiziari dei figli stessi.

“Aveva rovinato la vita a me e ai miei figli”, ha detto confessando.

Il maresciallo era stato in servizio al nucleo operativo di Carrara, dal 1996 al 2006, periodo in cui aveva avuto a che fare con i figli di Vignozzi.

Il maresciallo Taibi, lascia moglie e due figli, rispettivamente di 16 e 21 anni. Era conosciuto anche in Versilia, in quanto faceva parte della dirigenza della Pallavolo Massa.

Sul luogo del delitto il comandante proviciale Giovanni Semeraro ha detto: “Perdiamo un grande lavoratore, un padre di famiglia, ucciso in una maniera terribile sul pianerottolo di casa. Il movente è legato alla sua professione”.

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