La bufala dei contatori dell’energia elettrica truccati

Ecco la risposta di Enel

L’affermazione “contatori elettronici che, del valore di pochi euro, sono stati progettati da una ditta americana…” è totalmente errata. I contatori elettronici teleletti e telegestititi, un primato mondiale Enel, sono un’eccellenza tutta italiana a partire dalla progettazione. Non corrisponde al vero, poi, che i contatori non siano mai stati “omologati scrupolosamente…” e “…spesso marchiati con un “CE” identico nella grafica al marchio “China Export” che solleva più di un dubbio sulla loro conformità alla legislazione europea”.

Infatti, anche i contatori elettronici prodotti ed installati prima dell’entrata in vigore del DLgs n. 22 del 2 febbraio 2007, che recepisce la Direttiva Europea MID, sono stati realizzati conformemente alle norme tecniche in vigore nel periodo e certificati dall’ente di certificazione accreditato, Istituto Marchio Qualità (IMQ), il tutto secondo le normative tecniche italiane, europee ed internazionali vigenti, al fine di garantire la conformità e la qualità di TUTTI i contatori prodotti ed installati. Non essendovi differenziazioni tecnologiche tra i contatori ante MID e post MID, le garanzie aggiuntive fornite dalla certificazione MID sono da considerarsi operanti appieno anche sui contatori Enel realizzati prima dell’entrata in vigore di tale direttiva. Il marchio CE non sta quindi per “China Export”, ma indica invece la conformità con le norme comunitarie di tutti i contatori Enel, sia quelli prodotti ante MID, sia quelli prodotti successivamente e recanti anche il marchio M.

Va poi ricordato che il contatore elettronico Enel è progettato e certificato per la classe di errore B (corrispondente a +/- 1%) migliore di quella dei contatori elettromeccanici e di quella che la Direttiva Europea MID, e il relativo dlgs di recepimento citato prima, stabilisce per i contatori destinati alla clientela diffusa, ovvero la classe A. Tale classe, peraltro utilizzata in diversi paesi europei, è equivalente alla classe di errore +/- 2%, come nel caso dei vecchi contatori elettromeccanici. Un ulteriore elemento questo, a riprova dell’attendibilità delle misure rilevate dal contatore, che non esclude ovviamente la possibilità da parte del cliente di verificarne il corretto funzionamento. Riguardo quest’ultimo punto, Enel si attiene scrupolosamente a quanto disciplinato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a tutela soprattutto del cliente, che può effettuare controlli in proprio e/o con l’ausilio di esperti, poiché il contatore Enel è accessibile ai clienti finali, una pratica che in molti paesi europei non è consentita.

Riguardo ad alcuni casi di contatori sequestrati, Bufale un tanto al chilo spiega:

“In Italia succede che ne vengano sequestrati parecchi, ma di solito per manomissione da parte dell’utente e non dell’azienda che fornisce il servizio”.

L’articolo del 16 gennaio 2015 di Bufale un tanto al chilo lo trovate qui.

Se avete dei sospetti che il vostro contatore dell’energia elettrica non funzioni bene, fatelo controllare da un esperto di fiducia oppure misurate il vostro consumo di energia elettrica usando un misuratore di consumi domestico, come abbiamo spiegato sopra.

Il fatto che in questi giorni tante pagine Facebook e siti web più o meno anonimi abbiano tirato fuori la vicenda dei contatori contraffatti, mentre non se ne ha notizia su nessuna grande testata nazionale, dovrebbe già questo far sorgere dei sospetti sulla veridicità e l’attendibilità della notizia.

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