Pianto dei neonati: una app per capirlo

Alzi la mano chi non si è trovato in difficoltà davanti al pianto dei propri piccoli. Non sempre è facile capire se è dovuto ad un problema reale o a un capriccio. Un ingegnoso sistema aiuterebbe a capirlo. I dettagli da CheDonna.it.

Neonato in lacrime (Thinkstock)
Neonato in lacrime (Thinkstock)

Il pianto dei neonati manda spesso in crisi i genitori. Il nostro bambino ha un problema reale o si stratta solo di capricci? Un problema, soprattutto per i neo genitori. D’ora in avanti però mamma e papà potranno essere aiutati da una app per smartphone.

La app si chiama “Infant cries translator” e si può scaricare anche in Italia da App Store digitando ‘Baby cries translator‘, traduttore del pianto di bambini. Al momento è disponibile solo per iPhone e si paga 2 euro e 99 centesimi. Una piccola spesa che scommettiamo molti genitori sono disposti a pagare pur di avere un aiuto con il pianto dei loro pargoli.

La app funziona grazie ad un database che contiene circa 200mila pianti attribuibili a circa 100 neonati, che aiuterebbe a capire le origini del pianto del proprio figlio, registrandolo per circa 10 secondi sullo smartphone. La app, promettono i suoi inventori, aiuta a capire una delle quattro cause più comuni di pianto: bisogno di cambiare il pannolino, dolore, sonno, fame. Dopo la registrazione, il risultato arriva sul telefono in 15 secondi.

La app è stata realizzata dal National Taiwan University Hospital Yunlin. I ricercatori che l’hanno ideata hanno spiegato che la Infant cries translator ha una 92% di successo nei neonati sotto le due settimane di vita, dell’84-85% in quelli di uno o due mesi e del 77% nei bimbi di quattro mesi. Questi almeno sono stati i feedback dei genitori che hanno usato la app. Sopra i sei mesi la app non è molto consigliata perché i bambini sono maggiormente influenzati dall’ambiente esterno, poi i genitori dovrebbero aver imparato a riconoscere i segnali dei loro figli, anche tramite il pianto.

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