Diario di una mamma: Tu, io e il letto!

Ho paura! Paura di perderti amore mio. Sono a riposo forzato da quasi due mesi e ho costanti fitte al basso ventre. Il letto è diventato il mio miglior amico. L’ultimo controllo dal ginecologo è stata confortante, il distacco sta rientrando, ma c’è ancora. Tanti pensieri mi frullano per la testa. Stiamo facendo pure i lavori in casa nuova e papà, oltre ad essere lontano tutta la settimana, è tanto impegnato col lavoro. Io dovrei fare i pacchi, smontare tutto ciò che dobbiamo portarci, ma purtroppo sono bloccata qui a letto e l’unica cosa a cui riesco a pensare veramente sei tu.

Sei quasi da tre mesi dentro di me!3-mesi-gravidanza

Mi ritrovo ad osservare il pancino che non c’è ancora e lo accarezzo, lo voglio proteggere perché in fondo accarezzo te, proteggo te, per lo meno è ciò che tento di fare.

Fa tanto caldo amore, fuori il sole splende alto nel cielo, ma io lo vedo solo dalla finestra. Nel frattempo sono arrivati gli zii anche loro da lontano, perché sono tutti lontani piccolo mio. Hanno iniziato ad aiutarmi con le piccole cose, ma non resteranno per molto tempo, dovranno pur tornare a casa loro e alle loro vite. Se non altro, il silenzio che vivo in settimana quando siamo soli io e te è diventato chiasso. Le risate non mancano e per un momento la paura dorme, non va via, ma dorme semplicemente. Poi, improvvisamente, eccola un’altra fitta e la paura si sveglia di soprassalto e mi affligge.

Tanti mi hanno detto che sto esagerando, qualcun altro, con tanta “delicatezza”, ha aggiunto “io mi sarei alzata da tempo dal letto, questi ginecologi sono esagerati e se deve andar bene andrà bene. Sai quante donne hanno veramente una gravidanza a rischio?”. Come è brutto sentirsi dire certe cose. Quanta libertà di giudizio! Che ne sanno loro amore mio? Che ne sanno di cosa prova una mamma consapevole di poter perdere il suo bambino?

Una cosa soltanto mi dispiace, piccolo mio. Spero che tu non percepisca ancora troppo le mie lacrime, quelle che verso, quelle che piango soprattutto quando il sole tramonta e arriva la notte. Il silenzio è assordante, le ore scorrono lentamente, mi sforzo di allontanare la paura. Così inizio ad immaginarti, il tuo visino, le tue manine …. fino ad addormentarmi, nella speranza di sognarti!

Nel prossimo episodio: Finalmente in piedi!

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