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Carcere (THinkstock)
Carcere (THinkstock)

Delitto dei fidanzatini di Ancona. Il giovane di 18 anni, Antonio Tagliata, che lo scorso novembre sparò ai genitori della fidanzata minorenne, ha tentato il suicidio in carcere bevendo candeggina. La tragica vicenda si connota di un altro fatto drammatico. Il 18enne che già soffriva di attacchi di panico avrebbe ingerito candeggina perché “una voce” gli avrebbe detto di farlo, ha raccontato ai genitori quando sono andati a trovarlo in carcere. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del carcere di Ascoli Piceno, dove Tagliata è detenuto, ha confermato l’episodio, precisando comunque che la candeggina, in dotazione ai detenuti per la pulizia delle celle, aveva un basso principio attivo e che il ragazzo ne ha ingerita molto poca, tanto che non è stato necessario il ricovero. Lo scorso 7 novembre, ad Ancona, Antonio Tagliata sparò ai genitori della sua fidanzata durante una discussione a casa loro. La madre della ragazza, Roberta Pierini, morì sul colpo, il padre, Fabio Giacconi, dopo una lunga agonia di un mese.

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