LIBRI: ‘Morire in primavera’

morire_in_primavera_3_Febbraio 1945. La Seconda guerra mondiale è agli sgoccioli. Più di cinque milioni di soldati, un milione di civili e quasi sei milioni di ebrei hanno già perso la vita. Ma Hitler non si arrende e chiede il sacrificio più terribile, quello dei più giovani.
Walter Urban e Friedrich «Fiete» Caroli, sono tra gli ultimi soldati reclutati a forza dalle SS. Hanno appena 17 anni e lavoravano come mungitori in una grande fattoria. Walter è fortunato. Durante l’addestramento di poche settimane riesce a prendere la patente e viene affidato alla squadra di autisti che ha il compito di rifornire le unità della Waffen-SS. Fiete invece viene spedito in prima linea. Pacifista nell’animo e profondamente disgustato dalla guerra, farà comunque il suo dovere. Ma di fronte ai soldati feriti, alle bombe che piovono dal cielo e alle granate lanciate dallo stesso esercito tedesco alle spalle dei propri commilitoni, per spronarli ad attaccare il nemico, Fiete crolla. Deve andarsene, a qualunque costo. Catturato mentre sta fuggendo, Fiete viene condannato a morte in quanto disertore. E Walter, ancora incredulo, si ritrova a dover eseguire il più terribile degli ordini: puntare l’arma contro il suo migliore amico…
Come la maggior parte dei reduci tedeschi Walter non ha mai raccontato nulla di questa esperienza, neppure tra le mura amiche di casa. È diventato un uomo taciturno e malinconico. Ma quando i dottori gli riscontrano una malattia allo stadio terminale, il figlio regala a Walter un quaderno, sperando che vi scriva qualcosa sul suo misterioso passato.
Con una prosa ricca di suspense e di accurate ricostruzioni, Ralf Rothmann racconta la storia di due ragazzi sacrificati alla guerra. Dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori scrittori in lingua tedesca, con Morire in primavera – che in Germania è stato un bestseller – Rothmann regala ai lettori una storia indimenticabile e inedita.

Ralf Rothmann (1953) è uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, vincitore del Premio Francoforte-Bergen, del prestigioso Literaturpreis der Konrad-Adenauer-Stiftung e, nel 2013, del Friedrich-Hölderlin-Prize. I suoi romanzi sono tradotti in più di dieci lingue.

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