“Non fare la prepotente”, “ti prende di mira perché gli piaci”, “perché stai diventando così sensibile?”, “devi esser in quel periodo del mese”. O ancora: “mangi troppo per essere una ragazza”, “non vuoi figli?”, “hai intenzione di lavorare dopo la nascita di tuo figlio?”, “quel vestito non è un po’ troppo giovanile per te?”.
Una sequela di frecciatine, piccole provocazioni, frasi fatte e luoghi comuni che costellano la vita di noi donne. Chi le pronuncia non ci fa caso ma invece quelle velate allusioni si imprimono a fuoco nelle menti femminile, tanto da influenzarne poi l’intera esistenza.
Così da piccole ci insegnano a stare al nostro posto, a non provocare i ragazzi, a prenderci un po’ di colpa se quel compagno di scuola ci importuna. Poi cresciamo e dobbiamo stare attente sempre più a cosa indossiamo, a non essere suscettibili, a iniziare a ponderare una gravidanza che poi, una volta arrivata, ci condannerà ad altre scelte obbligate, come evitare di tornare a lavoro o non affidarci troppo alla tata di turno (quale madre snaturata chiederebbe aiuto?). Pensate che poi nell’età matura la situazione migliori? Assolutamente no! Quello è il momento di tornare nel nostro angolo, evitando di truccarci troppo, di scegliere vestiti non a prova di sobrietà o di lasciarci affascinare da quell’uomo più giovane.
Una vita di compromessi, di doveri e stereotipi da rispettare, di battaglie da combattere. L’Huffington Post riassume tutto ciò in un video mozzafiato che CheDonna.it è lieta di condividere: due minuti di filmato per ripercorrere una vita in rosa.