Antibiotici: l’abuso li rende sempre meno efficaci

L’abuso di antibiotici è una pessima abitudine che sta rafforzando i batteri, invece di sconfiggerli.

(Thinkstock)
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L’uso smodato di antibiotici si sta rivelando un vero e proprio boomerang pericolosissimo per la nostra salute. L’allarme viene dallo European Center for Diseases Control che avverte che un consumo troppo elevato di antibiotici sta aumentando la resistenza di quei batteri che invece si vorrebbero neutralizzare.

Il fenomeno coinvolge in modo particolare l’Italia dove si ha la pessima abitudine di eccedere con gli antibiotici e prenderli anche quando non serve.

L’abuso di antibiotici rischia di farci perdere la battaglia contro i batteri che vorremmo sconfiggere, con la conseguenza di farci tornare indietro, agli stessi livelli di mortalità che si avevano in Europa prima che questi importanti medicinali fossero inventati.

“Siamo vicini alla fine dell’era degli antibiotici”.

Ha detto il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis, lanciando un avvertimento molto preoccupante, confermato da un dato particolarmente grave che deve indurci immediatamente a cambiare abitudini:

Lo scorso anno sono morte in Europa 25mila persone per infezioni resistenti“.

Una vera e propria strage e tutto questo per colpa dell’abuso degli antibiotici, che invece di sconfiggere i batteri li ha rafforzati. Andando avanti di questo passo si rischiano in Europa delle vere e proprie pandemie, con tassi di mortalità che non si vedevano da secoli. Uno scenario inquietante.

In tutta Europa il numero di batteri è tornato a crescere, in particolar modo in Italia, che è maglia nera nell’abuso di antibiotici.

I batteri che più preoccupano gli esperti sono gli enterobatteri carbapenemasi resistenti, una famiglia molto pericolosa perché ci sono pochissime possibilità di cura. E l’Italia ne detiene il primato in Europa, così come per altri batteri pericolosi.

L’Escherichia Coli, l’acinetobacter, causa delle infezioni ospedaliere, e lo staffilococco aureo sono batteri presenti in percentuali molto preoccupanti nel nostro Paese

Escherichia Coli, uno dei più diffusi, il nostro paese aveva nel 2011 meno del 25% di, mentre ora è entrato nella fascia più alta, quella tra il 25 e il 50%. Per gli acinetobacter, una delle cause delle infezioni ospedaliere, siamo ormai sopra il 50%, mentre per il ‘famoso’ staffilococco aureo resistente alla meticillina (mrsa) siamo nella fascia 25-50%.

In Europa, sono gli olandesi i più virtuosi con il loro ridotto consumo di antibiotici, i peggiori sono i greci, che ne prendono troppi. Dopo la Grecia, nella lista dei Paesi non virtuosi ci sono Francia, Romania, Belgio e Italia, co il quinto posto.

Zsuzsanna Jakab, direttrice dell’ufficio europeo dell’Oms, ha dichiarato:

“Dobbiamo aumentare la consapevolezza in tutti gli Stati. Ancora oggi non si sa che per curare un’influenza non è necessario un antibiotico“.

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