Irpinia: 35 anni fa il catastrofico terremoto

Sono passati 35 anni da quel terribile 23 novembre 1980, quando un violentissimo terremoto colpì l’Irpinia, in Campania.

La prima pagina del Mattino sul terremoto in Irpinia del 1980
La prima pagina del Mattino sul terremoto in Irpinia del 1980

Il terremoto si verificò alle 19.34 di domenica 23 novembre, con una magnitudo di 6.9 gradi sulla scala Rchter, provocando quasi 3.000 morti, 280.000 sfollati e più di 8.000 feriti. Una catastrofe che lasciò uno scenario da bombardamento bellico e impressionò il mondo. L’epicentro fu tra le province di Avellino e Salerno, nei pressi dei comuni di Teora, Castelnuovo di Conza, e Conza della Campania, vicino al confine con la Basilicata.

Il sisma durò 90 secondi e distrusse interi paesi. Furono colpiti moltissimi comuni dell’Irpinia, ma anche quelli della Basilicata e della Puglia più vicini all’epicentro. Il terremoto fu sentito molto forte anche a Napoli.

Al dramma della violentissima scossa si aggiunse quello del ritardo e del mancato coordinamento dei soccorsi. Molti paesi rimasero isolati per giorni. All’epoca non c’era ancora una protezione civile organizzata come quella di oggi. Alle polemiche sui soccorsi, seguirono negli anni successivi quelle sui fondi destinati ai terremotati, gli sprechi e in certi casi i soldi mai arrivati.

Nell’immane tragedia, tuttavia, l’aiuto prezioso e instancabile dei volontari arrivati in Irpinia da tutta Italia. Un altro episodio rimasto celebre fu la visita dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che portò personalmente il suo sostegno e incoraggiamento ad una popolazione colpita in modo durissimo. Oggi molti paesi delle zone colpite dal quel terribile terremoto sono stati interamente ricostruiti, altri abbandonati e ricostruiti da un’altra parte.

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