Karim Franceschi, l’italiano che combatte l’Isis

Si chiama Karim Franceschi ha 25 anni e vive a Senigallia. Questo ragazzo italiano è di fede musulmana, suo padre è italiano e la madre è marocchina. Da tempo i media raccontano la sua storia, Francesco infatti ha partecipato alla liberazione della città di Kobane, combattendo contro l’Isis.

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Dall’Italia  è partito per vivere tre mesi come clandestino in Kurdistan come volontario nell’YPG, le forze di difesa del popolo curdo.

Chedonna.it vi racconta le sue dichiarazioni rilasciate alle telecamere de LA7, proprio sui combattenti dell’Isis.

“Vogliono riportare l’Islam indietro di 1300 anni”

Karim Franceschi, tornato in Italia soltanto per chiarire la sua posizione con il governo e le forze dell’ordine italiane, ha raccontato alle telecamere de La7 , la sua verità sull’Isis, e la sua esperienza al fronte per la liberazione del popolo curdo. Karim infatti ha combattuto accanto ai curdi per la liberazione della città di Kobane, uno dei simboli più importanti della resistenza curda.

A pochi giorni dagli attentati di Parigi, le sue parole risuonano davvero come bombe:

I combattenti dell’Isis vogliono riportare l’Islam indietro di 1300 anni. L’errore più grande è che li stiamo sottovalutando e stiamo cadendo nel tranello che ci stanno mettendo davanti. Loro hanno armi tecnolgiche di ultima generazione.  Noi giochiamo a dama e loro stanno giocando a scacchi. Il loro è un gioco a lungo termine e non a breve termine e l’unico modo per sconfiggerli è dare la possibilità alle popolazioni che sono sul territorio di sconfiggerli. Popolazioni che cercano democrazia, civiltà e i valori nei quali tutti noi ci riconosciamo.

Mentre scriviamo queste parole, l’offensiva dei Francesi si sta compiendo e il mondo assiste impaurito ad uno dei momenti più bui della storia assieme a tutti gli scenari di guerre passate che portiamo nel sangue.

 

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