Attentati di Parigi: smentita la presenza della Seat Ibiza in Italia

Allarme rientrato sulla Seat Ibiza entrata in Italia con presunti terroristi a bordo in fuga dalla Francia.

POLIZIA

Le agenzie di stampa avevano diffuso un comunicato diramato dalla polizia stradale italiana per la presenza sul territorio nazionale di una Seat Ibiza nera, con a bordo ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy, ritenuto un presunto terrorista collegato agli attentati di Parigi.

Stando alle notizie che erano circolate, l’auto sarebbe entrata in Italia sabato mattina alle 6.35 passando dal confine di Ventimiglia. Lo aveva comunicato in una nota il servizio di cooperazione internazionale di polizia, con una segnalazione a tutti i Paesi dell’area Schengen, che recitava:

“Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia”.

Nel documento si parlava di tre persone a bordo dell’auto, la cui targa sarebbe stata incompleta.

L’allarme però è rientrato.

La Seat Ibiza nera, per cui era stata lanciata la ricerca anche in Italia, sarebbe infatti quella usata dai terroristi che hanno compiuto gli attacchi di Parigi e ritrovata sabato in un quartiere della capitale francese.

Fonti della Polizia di Stato italiana hanno riferito all’Agi che

“al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l’Italia o di persone transitate sul nostro territorio”.

Si attendono però le conferme ufficiali. Infatti il servizio per la cooperazione internazionale di polizia ha informato gli investigatori di tutta Europa che le autorità francesi hanno segnalato, oltre ad una Seat Ibiza, anche una Volkswagen Golf con targa belga. Entrambe le vetture sarebbero state “verosimilmente utilizzate durante gli attentati”.

Più tardi è arrivata sulla Seat la conferma del questore vicario di Torino, Sergio Molino:

“L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano”.

Impostazioni privacy