Scandalo in Vaticano: i soldi della Chiesa spesi per viaggi e ecstasy

Un nuovo scandalo colpisce il Vaticano e questa volta ad essere interessato direttamente è nientemeno che lo Ior, la potentissima banca che gestisce i beni della Chiesa.

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CheDonna.it vi racconta delle folli spese di Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, al centro dell’ultimissimo scandalo che vede la Chiesa vittima di un suo stesso componente.

Le spese folli dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli

Il primo prelievo lo fece nell’ormai lontano 2008: 141 mila euro passati dal conto Ior intestato all’Abbazia a quello personale presso il Monte dei Paschi. Da allora di soldi ne sono transitati molti altri, arrivando a un totale di oltre 500mila euro in circa sette anni.

L’uomo era diventato un vero esperto: un complesso sistema finanziario permetteva un incessante flusso di denaro che transitava dai conti dell’Abbazia e quelli suoi personali. L’accusa mossagli è dunque gravissima: appropriazione indebita di denaro appartenente alla Chiesa, denaro che in parte proveniva anche dalle donazioni dei fedeli.

Dall’apertura delle indagini sono emersi particolari sconcertanti. Gli scopi a cui le cifre rubate erano destinati risultano infatti quantomeno meschini: viaggi all’estero, cene in ristoranti di lusso e persino l’acquisto di sostanze stupefacenti come l’ecstasy (droga per la quale l’uomo fu segnalato al prefetto nel 2010).

I movimenti sospetti sono stati segnalati dalle stesse banche alla procura e adesso le indagini proseguono, scavando sempre più affondo nella vicenda e nella vita dell’ex abate, la quale appare quantomeno disonorevole. Chissà quali nuovi dettagli potranno emergere. Quel che appare certo è comunque che in questo scandalo la Chiesa appare più come vittima che come colpevole, indagata dal suo tesso interno.

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