Notizie del giorno: aumentano i bimbi morti nell’Egeo, sviluppi sul caso Yara

Un barcone di migranti (Marco Di Lauro/Getty Images)
Un barcone di migranti (Marco Di Lauro/Getty Images)

Le stragi del mare che uccidono centinaia, migliaia di migranti in fuga dai loro Paesi a causa di guerre, persecuzioni, devastazioni ambientali e carestie, non sembrano avere fine. Da diversi mesi il fronte più difficile del Mediterraneo è diventato il Mar Egeo, con centinaia di profughi provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan che ogni giorno cercano di raggiungere le coste della Grecia partendo con imbarcazioni di fortuna dalla Turchia. Purtroppo mote di queste imbarcazioni fanno naufragio, trascinando in fondo al mare decine di persone che spesso non sanno nuotare. Lo scorso settembre il mondo intero si è commosso per la storia del piccolo Aylan, il bambino di soli tre anni recuperato cadavere sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia, e la cui foto impressionante ha fatto il giro del mondo, suscitando grande commozione. Di piccoli Aylan, però, il Mar Egeo, e non solo, continua ad esserne pieno e ormai sembra che le ultime notizie di bambini morti nei naufragi non facciano più impressione a nessuno. Anche a questo ci siamo abituati.

Nei due naufragi che si sono verificati nell’Egeo, nei pressi delle isole di Kalymnos e di Rodi, il bilancio delle vittime è salito a 22 morti, mentre all’alba di ieri un nuovo naufragio è avvenuto al largo della Turchia provocando la morte di 4 bambini, mentre altri due risulterebbero dispersi. Il numero dei bambini morti in vari naufragi nel Mar Egeo è salito a 16. Anche davanti alle coste della Spagna si è verificato un naufragio di un barcone partito da Marocco,i morti sono 4 mentre 35 sono i dispersi.

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