Canone Rai, chi deve pagare e chi no

Tutti lo odiano e, a onor del vero, molti tentano di schivarlo come e quando possono. Ma chi deve davvero pagare il canone Rai? Forse siete tra i fortunati esenti e ancora non lo sapete.

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CheDonna.it vi illustra oggi i parametri (consultabili nel dettaglio presso la sessione “abbonamenti” del sito della Rai) secondo i quali si stabilisce chi deve pagare il canone tv e chi invece può evitare l’odiosa spesa. Prestate attenzione!

Sei esente dal canone Rai?

Pensando al canone Rai si finisce spesso ad interpretare l’imposta come qualche cosa di oscuro, pieno di “se” e “ma”, che difficilmente si capisce a chi tocchi o meno pagare. La spiegazione è in realtà assai più ovvia di quanto si possa credere. Ecco quanto riportato sul sito della televisione pubblica:

Secondo quanto dispone l’Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246, il canone tv dev’essere corrisposto da chiunque detenga uno o piu’ apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualita’ o dalla quantita’ del relativo utilizzo (Sentenza costituzionale 12/5/1988 n. 535 – Sentenza cassazione 3/8/1993 n.8549).

Niente questioni dunque riguardo all’effettiva fruizione dei canali Rai, alla qualità del segnale o simili: se hai un televisore devi pagare, anche qualora il tuo telecomando non selezioni mai i canali pubblici.

Nel XXI secolo una domanda è però sorta spontanea: e se per guardare i programmi tv mi avvalgo del servizio streaming sul mio pc? La Rai ha risposto anche a questo.

[…] solo apparecchi atti od adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV. Ne consegue che di per sé i computer, se consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone.

I fortunati esenti dal canone tv sono dunque coloro che seguono i programmi, Rai o non Rai, attraverso i servizi di streaming on line.

La salvezza risiede dunque nelle nuove tecnologie ma quanti di noi sono pronti ad avvalersene per dire addio al canone Rai? Forse continueremo a pagare, almeno per un altro po’.

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