Vaccinazioni in calo in Italia, allarme dal Ministero della Salute

Sono in calo le vaccinazioni nei bambini piccoli. L’allarme dell’Istituto Superiore di Sanità. La notizia da CheDonna.it per la sezione salute.

Vaccinazione (Thinkstock)
Vaccinazione (Thinkstock)

Si fa un gran parlare di vaccini in questi giorni e le polemiche non mancano. Se il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità lanciano l’allarme per il forte calo delle vaccinazioni in Italia, non solo di quelle non obbligatorie, come quella contro l’influenza, ma anche quelle obbligatorie per i bambini piccoli contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B, dall’altro lato ci sono sempre più persone che non vogliono far vaccinare i figli perché hanno paura degli effetti collaterali e delle conseguenze per la salute dei piccoli. Una situazione che ha creato molta confusione e fatto scoppiare accese polemiche.

Da una parte ci sono, Ministero, ISS, Asl e medici che criticano fortemente chi sottrae i propri figli alle vaccinazioni fondamentali, elencando tutti i pericoli a cui i bambini non vaccinati vanno incontro, dall’altro ci sono correnti di pensiero sempre più forti contrarie alle vaccinazioni perché ritenute inutili o dannose. A sostenere le tesi anti-vaccini molti siti web di dubbia provenienza, spesso gestiti da autori anonimi, ma anche alcuni medici.

Nei giorni scorsi l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso i dati sul calo delle vaccinazioni in Italia: quelle contro poliomielite, tetano, difterite ed epatite B sono scese al di sotto del 95%, mentre quelle contro il morbillo, la parotite e la rosolia sono scese all’86%, con un calo di oltre il 4% in un anno. Il presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, ha espresso la propria preoccupazione:

“La copertura vaccinale nel nostro Paese è al limite della soglia di sicurezza e diventa ormai improcrastinabile l’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale proposto da Ministero della Salute, Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità ed Agenzia Italiana del Farmaco al Tavolo di coordinamento per la prevenzione delle Regioni italiane”.

Una preoccupazione con cui Ricciardi ha messo in guardia sulle conseguenze per la collettività:

“Se non si ha più la cosiddetta ‘immunità di gregge’ aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo”.

Un allarme condiviso anche dalla Società Italiana di Pediatria, il cui presidente Giovanni Corsello ha avvertito:

“Stiamo assistendo al ritorno di malattie che credevamo debellate. Un esempio tra tutti è la morte di bambini per pertosse, malattia che sta avendo una recrudescenza nei bambini nei primi mesi di vita, proprio per il calo della copertura vaccinale”.

L’Istituto Superiore di Sanità ha denunciato anche il calo delle vaccinazioni negli adulti, in particolare quella contro l’influenza, che l’anno scorso si è fermata al 13,6% per tutte le fasce di età, restando al di sotto del 50% anche negli anziani, toccando il minimo degli ultimi 10 anni. Un calo che era stato provocato da alcune morti sospette a seguito della somministrazione del vaccino.

Il rapporto annuale dell’Iss conclude che il calo generale delle vaccinazioni in Italia porta il nostro Paese dietro a tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale. Solo i Paesi dell’Est che hanno percentuali di vaccinazioni inferiori a quelle italiane.

Di seguito le posizioni sui vaccini.

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