Arriva il Tripadvisor delle persone: pronte a recensire gli esseri umani?

Se oramai non riuscita a cenare in un ristorante senza elaborare, già verso il momento del dolce, la recensione che poi pubblicherete, se non c’è hotel che prenotate senza aver prima letto cosa ne pensano i precedenti avventori, be’, siete perfettamente in media con i cybernauti del Pianeta.

Siti come Tripadvisor si sono trasformati negli ultimi anni in veri baluardi per la vita di molti di noi: ci seguono sui nostri smartphone per permetterci di puntare sempre sulla scelta migliore, dal pranzo con i colleghi alla cena romantica dell’ultimo minuto, e sbagliare è diventato quasi impossibile.

Qual è l’unica incognita rimasta nelle nostre vite? I rapporti umani. Ma forse anche questa sta per sfumare.

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CheDonna.it vi presenta infatti oggi l’app che ha trasportato le regole di Tripadvisor nel complesso mondo delle relazioni umane. Risultato? Tante polemiche e poco più.

Scopriamo Peeple

E’ possibile valutare una persona alla stregua di un ristorante o Bed & Breakfast? Secondo gli ideatori di Peeple sì.

E’ questo il nome dell’app che sbarcherà a novembre sui nostri smartphone e che ci permetterà di valutare il ragazzo con cui abbiamo avuto una appuntamento al buio o la babysitter a cui abbiamo affidato il nostro bambino. Un punteggio da 1 a 5 stelle e la possibilità di scrivere qualche riga di accompagnamento faranno sì che la nostra opinione su quella persona possa fungere da elemento di valutazione per il prossimo che deciderà di incontrarla.

Julia Cordray e Nicole McCullough, ideatrici di Peeple, spiegano come tale giudizio sia supportato da una serie di elementi di sicurezza che rendono l’app utile e priva di rischi per chi viene valutato. Innanzi tutto, i commenti non possono essere anonimi e chiunque voglia entrare a far parte della comunity deve avere un account Facebook o un numero di telefono attivo. Alla persona giudicata sono infatti concesse 48 ore per contattare l’altro e cercare di fargli cambiare idea in caso di valutazione non positiva. Inutile dire poi che il portale sarà costantemente monitorato per bandire ogni forma di bullismo o commenti poco accurati.

C’è da stare tranquilli dunque? I dubbi permangono. Coloro che già avversano il progetto sottolineano infatti come una persona interessata a valutarne un’altra solitamente non sia spinta da ideali positivi né propensa a parlar bene del soggetto in questione. Senza contare poi quanto un simile strumento potrebbe essere controproducente per la crescita di un ragazzo che vi entrasse a contatto precocemente: che idea si farebbe die rapporti umani?

Forse, almeno con le persone, sarebbe bene accettare che andare sul sicuro non è la strada migliore. Del resto, come può il giudizio di una terza persona avere peso nel particolare rapporto che c’è tra altre due?

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