MUSICA: Luigi “Grechi” De Gregori live a Milano

FOTO_Luigi Grechi7_bLa redazione di CheDonna, per la categoria Musica vi comunica una novità.

Lunedì 28 settembre LUIGI “GRECHI” DE GREGORI si esibirà al TOM (The Ordinary Market) di Milano, ospite del programma ROCK FILES LIVE! di Ezio Guaitamacchi (in onda in diretta su LifeGate Radio) nella puntata speciale dedicata al folk d’autore. (Presenti anche i GANG).

Sul palco del Tom LUIGI “GRECHI” DE GREGORI ripercorrerà dieci anni di carriera, alternando l’esecuzione live di alcuni brani contenuti nel disco antologico “Tutto quel che ho 2003-2013” a momenti in cui, chiacchierando con il giornalista, avrà modo di raccontarsi al pubblico presente in sala e agli ascoltatori radiofonici.

La raccolta “Tutto quel che ho 2003-2013” (su etichetta Caravan e distribuzione iCompany) contiene 18 brani tratti dai precedenti album di Luigi “Grechi” De Gregori (“Angeli e Fantasmi”, “Pastore di Nuvole” e “Ruggine”) e ripercorre i successi del cantautore ispirati al mondo musicale d’oltreoceano ma anche a tematiche “di casa nostra”. Le canzoni scelte, estrapolate dai loro album di origine e assortite in questa collection, si susseguono come in uno spettacolo dal vivo dando una continuità quasi inaspettata a questo progetto discografico. L’album, in bilico tra il folk e l’alt-country, ripropone brani che non sono invecchiati ma che hanno ora una nuova vita. La collection è disponibile in digital download, su tutte le piattaforme streaming e in tutti i negozi tradizionali.

Luigi “Grechi” De Gregori, del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione, attende qualche anno prima di pubblicare il suo primo album “Accusato di libertà” (PDU, 1975). E di libertà Grechi dimostrava di intendersene parecchio: lo troviamo infatti a suonare in giro per festival alternativi e radio libere, locali e cantine, o anche a leggere i tarocchi ai passanti e a viaggiare su e giù per l’Italia, l’Irlanda, gli Stati Uniti. Alla fine degli anni Sessanta, nel celebre locale trasteverino “Folkstudio” inizia a dirigere, insieme a Francesco Pugliese, il primo “Folkstudio Giovani” della domenica pomeriggio, uno spazio che poi divenne la fucina della cosiddetta “scuola romana” di cantautori, all’interno del quale mossero i loro primi passi artisti del calibro di Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano e molti altri. A Milano fa anche il bibliotecario, come già il padre e il nonno, ma questo non gli impedisce di continuare a suonare e ad incidere brani corrosivi e spiazzanti come “Elogio del tabacco” o “Il mio cappotto”, esempi di discografia non allineata che, seppur lontanissimi dalla hit parade, cominciano a procurargli stima ed attenzione da parte di un pubblico di nicchia. Verso la fine degli anni Ottanta, con qualche disco in più all’attivo, Luigi Grechi scrive “Il bandito e il campione” (brano portato al successo dal fratello Francesco De Gregori), grazie al quale si aggiudica il Premio Tenco nel 1993 come Miglior canzone dell’anno. Passato dalla PDU alla Sony incide gli album “Dromomania”, “Azzardo”, “Girardengo e altre storie”, “Cosìvalavita”, “Pastore di Nuvole” ed infine “Angeli e Fantasmi”, il suo ultimo, ispirato lavoro. Nel frattempo, partecipa a festival itineranti con i poeti della beat generation, accompagna alla chitarra Lawrence Ferlinghetti e torna negli Stati Uniti a suonare con i suoi amici Peter Rowan e Tom Russell.

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