Zucchero: aumenta il rischio di ipertensione

Lo zucchero spesso sul banco degli imputati in fatto di salute, provocherebbe anche l’ipertensione. Tutti i dettagli da CheDonna.it nella sezione salute.

Zollette di zucchero (Pixabay)
Zollette di zucchero (Pixabay)

Non solo il sale, ma anche lo zucchero fa male alla pressione sanguigna, causando l’ipertensione, più comunemente conosciuta come pressione alta. E’ quanto emerge da alcuni studi citati dalla prof. Simonetta Genovesi della Clinica Nefrologica dell’Università Milano-Bicocca, Ospedale San Gerardo di Monza.

Va comunque precisato che non tutto lo zucchero provoca l’ipertensione, ma solo un suo componente: il fruttosio. Il fruttosio costituisce il 50% dello zucchero comune o saccarosio, l’altro componente al 50% è il glucosio. Negli sciroppi di fruttosio solitamente usati dall’industria dolciaria il fruttosio è presente al 60%, mentre è il 100% dei dolcificanti a base di fruttosio. Invece, a dispetto di quanto si può comunemente pensare, la quantità di fruttosio presente nella frutta “è assolutamente trascurabile”, ha sottolineato la professoressa Genovesi.

Il fruttosio è un fattore scatenante dell’ipertensione per via dell’acido urico che contiene.

“Numerosi studi hanno dimostrato che esiste un’associazione tra i livelli di acido urico e ipertensione“, ha dichiarato la prof. Genovesi.

L’intervento, in cui è stato citato il fruttosio come fattore di rischio per la pressione sanguigna e di conseguenza per le malattie cardiovascolari, è avvenuto nell’ambito dell’incontro “Quando il cibo può far male ai bambini“, promosso a Milano dal Collegio Italiano dei Chirurghi nell’ambito di Expo 2015.

“Nel bambino e nell’adolescente gli alimenti con aggiunta di fruttosio costituiscono una delle principali fonti di acido urico”, ha aggiunto la professoressa Genovesi, sottolineando che nei più giovani l’ipertensione “è associata a più alti livelli di acido urico”.

I dati in merito si riferiscono ad alcuni studi americani pubblicati nel 2012 sulla rivista Hipertension e confermati da uno studio della stessa prof. Genovesi sui bambini italiani, pubblicato nel 2013 su Pediatrics.

La prof. Simonetta Genovesi ha poi messo in guardia sulla cosiddetta “fame” di zucchero, che sarebbe causata, sia nei bambini che negli adulti, dal fatto che si consuma troppo sale, che già di per sé è causa di ipertensione. I bambini che mangiano cibi troppo salati sono il 40% di quelli fino ai 3 anni e ben il 70% di quelli fino a 6 anni. Quando mangiano troppo salato, avverte la professoressa, i bambini tendono ovviamente a bere di più, ma tra le bevande preferite non c’è l’acqua, bensì le bibite gassate e zuccherate, spesso a base di sciroppo di fruttosio, sommano quindi gli effetti negativi di sale e zucchero. Abbiamo già visto, peraltro, quanto facciano male le bibite zuccherate.

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